Con il Decreto firmato dal ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda è arrivata al traguardo finale la nuova mappa geografica delle Camere di commercio d’Italia, che passano da 105 a 60 portando a compimento il processo di riorganizzazione partito due anni fa con la riforma Madia. Le Camere di Commercio di Potenza e Matera confluiranno nella Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura della Basilicata, la cui sede legale sarà a Potenza, in corso XVIII Agosto, con quella secondaria a Matera, in Via Lucana. Parallelamente, anche le due aziende speciali esistenti (la Forim a Potenza e il Cesp a Matera), insieme ad Unioncamere Basilicata, già posta in liquidazione, confluiranno in un'unica entità.
Il commissario ad acta designato a guidare il processo di accorpamento che produrrà la rideterminazione prevista dal Decreto è l'avvocato Patrick Suglia, segretario generale della Cciaa di Potenza.
«Il riordino guarda al futuro in termini di sostenibilità (si stimano risparmi di 50 milioni di euro annui a regime) e di efficienza, poiché saremo in grado di rispondere con maggiore efficacia alle nuove sfide di modernizzazione dei territori – spiega il presidente della Cciaa di Potenza, Michele Somma -. La nuova fase di progettazione permetterà alla Camera unica di assolvere alle nuove funzioni strategiche in tema di digitalizzazione, orientamento e formazione, valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale che sono state attribuite dalla riforma della Pubblica Amministrazione, con innegabili vantaggi per una “casa delle imprese” che così diventa ancora più solida e sostenibile».
«Le nuove Camere di commercio sono pronte ad impegnarsi sui temi che riguardano le nuove frontiere dello sviluppo per il Paese. Abbiamo già aperto nuovi cantieri per permettere agli imprenditori di cavalcare le sfide dell’economia 4.0 attraverso la digitalizzazione, per avvicinare i giovani al mercato del lavoro, per dare valore alla cultura e al turismo che sono la “grande ricchezza” dei nostri territori», è il commento del presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello.
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