Valbasento, Castelluccio: “Sos imprese non consente rinvii”

Per il vice presidente del Consiglio regionale, che condivide l’analisi degli imprenditori, “al Mezzogiorno serve, oggi più che mai, una politica di coesione più semplice e più efficace”

&ldquo;In attesa della scadenza del 30 settembre prossimo, secondo quanto previsto dalla Giunta e dalla maggioranza alla Regione nella recente variazione di bilancio impegnandosi ad&nbsp; approvare per quella data una proposta di nuova governance delle aree industriali della Basilicata, il nuovo sos lanciato dagli imprenditori della Valbasento in occasione dell&rsquo;incontro promosso da Confapi Matera,&nbsp; non consente distrazioni e tanto meno ulteriori rinvii&rdquo;.<br /><br />Lo afferma il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) ricordando che &ldquo;intanto&nbsp; per salvare il Consorzio industriale di Potenza sempre nella variazione di bilancio &egrave; stato deciso un ennesimo finanziamento una tantum di 1,5 milioni di euro&rdquo;.<br /><br />Nel sottolineare che &ldquo;non &egrave; assolutamente tollerabile che si proceda ad operazioni periodiche di salvataggio con contributi sostanziosi di risorse regionali&rdquo;, Castelluccio aggiunge che &ldquo;l&rsquo;invito rivolto al presidente Pittella per un incontro in Valbasento per una ricognizione dei luoghi e per un confronto con gli imprenditori va raccolto prima di ufficializzare la proposta di Giunta di cosiddetta nuova governance dei Consorzi per raccogliere il punto di vista di chi fa impresa e resiste alle mille difficolt&agrave; di fare impresa in Valbasento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Naturalmente &ndash; continua – il problema degli investimenti pubblici con fondi regionali, comunitari e statali specie per le infrastrutture dell&rsquo;area industriale &egrave; un nodo centrale ma non l&rsquo;unico. E in tema di infrastrutture vanno precisati tempi e modalit&agrave; di attuazione dei programmi riferiti all&rsquo;aviosuperficie Mattei di Pisticci perch&eacute; diventi aeroporto regionale a tutti gli effetti e della piattaforma logistica per l&rsquo;agroalimentare del metapontino. Sui fondi comunitari ci sar&agrave; utile sicuramente il contributo del presidente Tajani che investiremo direttamente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Serve &ndash; dice Castelluccio – una strategia raccogliendo le tre sfide principali per il Mezzogiorno lanciate da Confindustria: favorire la natalit&agrave; delle imprese, al fine di ripristinare le fila di un sistema produttivo in cui la crisi ha aperto ampi vuoti; sostenere il rafforzamento, la crescita dimensionale, l&rsquo;innovazione e l&rsquo;internazionalizzazione delle imprese esistenti, per far si che il nucleo forte si consolidi e si estenda; far crescere la quantit&agrave; (e la qualit&agrave;) della spesa per investimenti pubblici ad un livello effettivamente capace di avere impatti reali sui tassi di crescita, affiancando la vitalit&agrave; delle imprese&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La &lsquo;ricetta&rsquo; Confindustria &ndash; sottolinea &ndash; &egrave; un utile base di partenza. Sul versante delle imprese, i provvedimenti gi&agrave; in vigore (come il credito di imposta e gli iperammortamenti) vanno nella giusta direzione, cos&igrave; come quelli in costruzione, come il Dl Sud, attualmente all&#39;esame del parlamento, con le sue proposte per la creazione di nuove imprese da parte di giovani o le Zes (zona economica speciale). I programmi operativi e i patti attuativi del Masterplan costituiscono, in questo senso, delle buone basi di partenza. Ma altrettanto importante &egrave; un intervento per il rafforzamento del contesto produttivo meridionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Al Mezzogiorno e su questo condivido l&rsquo;analisi degli imprenditori &ndash; conclude Castelluccio – serve, oggi pi&ugrave; che mai, una politica di coesione pi&ugrave; semplice e pi&ugrave; efficace, pi&ugrave; concentrata, capace di sostenere il rafforzamento e l&rsquo;innovazione della base produttiva e il superamento dei divari di competitivit&agrave; dei territori. L&rsquo;accelerazione nell&rsquo;utilizzo delle risorse, la piena efficacia delle strutture di gestione e controllo, la riduzione del rischio di inefficace utilizzo dei fondi, gi&agrave; nell&rsquo;attuale ciclo di programmazione, costituiscono le prime e pi&ugrave; urgenti carte da giocare per rafforzare la nostra credibilit&agrave; in vista della programmazione futura&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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