Statuto, Cifarelli: nuova e moderna partecipazione popolare

Il capogruppo consiliare del Pd: “Nuovo Statuto documento equilibrato che avvia nuova fase del regionalismo”

&ldquo;Esprimo grande apprezzamento &ndash; dice Cifarelli – per l&rsquo;approvazione da parte del Consiglio regionale del nuovo Statuto. Dopo mesi intensi di confronto, approfondimento, analisi, tra la massima Istituzione regionale e la societ&agrave; lucana, nei quali &egrave; emersa vera passione civile e grande sensibilit&agrave; istituzionale, lo Statuto &egrave; stato approvato a larga maggioranza dal Consiglio regionale. Il Partito democratico, vera ossatura politica portante in Consiglio regionale, ha avuto un approccio laico nel metodo di lavoro per favorire la legittimazione reciproca tra idee diverse, mettendo cos&igrave; le basi per il raggiungimento di questo importante risultato che, a distanza di 15 anni dalla riforma del Titolo V della Costituzione, non era affatto scontato. Ben condotti dal presidente della prima Commissione consiliare, Vito Santarsiero, a cui va il mio personale plauso e ringraziamento, abbiamo lavorato insieme, maggioranza e opposizioni, senza divisioni, con vero spirito costituzionale e cos&igrave; abbiamo potuto dare un&rsquo;anima al documento base che ci era stato trasmesso dalle precedenti legislature&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il frutto del lungo lavoro di ascolto &ndash; afferma il consigliere – &egrave; uno Statuto molto avanzato nei suoi contenuti, in linea con la nuova rappresentazione della Basilicata e che ha l&rsquo;obiettivo di superare, insieme alle altre regioni, la crisi del regionalismo e del &lsquo;pendolarismo federalista&rsquo; che ha contraddistinto questi ultimi venti anni di storia repubblicana di poteri che a seconda delle circostanze passavano dallo Stato alle Regioni e viceversa. Il nuovo Statuto ha i suoi punti di particolare significativit&agrave; nella previsione di una nuova e moderna partecipazione popolare dei cittadini alla vita politica regionale e ad una altrettanto rinnovata partecipazione istituzionale degli enti locali. Il Piano strategico regionale, reso obbligatorio, poi, costituir&agrave; lo strumento principe della programmazione partecipata. Seppure con posizioni in alcuni casi molto diverse, il Consiglio ha avuto la capacit&agrave;, inoltre, di scrivere in modo compiuto articoli importanti sul riconoscimento forte dell&rsquo;identit&agrave; dei lucani e su valori condivisi, spirituali e civili&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il Consiglio regionale, insomma &ndash; conclude Cifarelli – ha scritto una bella pagina di politica, avendo avuto la capacit&agrave; di recuperare il tempo perduto approvando una Carta estremamente equilibrata, frutto dell&rsquo;avvicinamento di posizioni inizialmente molto distanti, risultato di un impegno positivo che avvicina i cittadini alle istituzioni&rdquo;.<br />

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