A Potenza si presenta il libro “Un figlio al fronte”

Venerdì 30 dicembre, alle 18, la Libreria Kiria di Potenza ospiterà la presentazione del romanzo “Un figlio al fronte” di Edith Wharton, l’ultimo arrivato nel catalogo della casa editrice potentina Edizioni Grenelle.
Scritto nel 1923 e mai tradotto – finora – in lingua italiana, “Un figlio al fronte” è un ritratto vivido e impietoso delle contraddizioni morali che minarono l'universo di valori della borghesia europea allo scoppio della Grande Guerra. Mentre sullo sfondo incombe il primo conflitto mondiale, in una Parigi danzante sull’orlo dell’abisso, si intessono le vicende di un grande pittore (John Campton) e di suo figlio (George).
John Campton è un artista tormentato, un egocentrico mattatore capace di immortalare i disvalori della borghesia europea al collasso: il coinvolgimento di George – il suo unico figlio – nella grande carneficina diventerà l’occasione per compiere una terribile esplorazione negli abissi del proprio io, fino a rivoluzionare completamente il significato della propria esistenza.
Allieva e confidente di Henry James, Edith Wharton (1862-1937) è stata la prima donna a ricevere il Premio Pulitzer nel 1921 con il romanzo “L’età dell’innocenza”. Sempre pronta a scardinare il sistema delle convenzioni sociali, Wharton è autrice di alcune delle più entusiasmanti pagine della letteratura americana.
Il romanzo è stato tradotto da Pietro Pascarelli (psichiatra, già direttore della collana psicanalitica della casa editrice Metis) ed è corredato da un’introduzione di Barnaba Maj (per anni docente di Filosofia della Storia all’Università di Bologna e direttore della rivista “Discipline Filosofiche” edita dalla Quodlibet). Il progetto grafico della preziosa pubblicazione è stato curato dall’artista e graphic designer Donato Faruolo.
“Un figlio al fronte”, terzo volume della collana “Narralia”, è il sesto titolo del prestigioso catalogo della casa editrice Edizioni Grenelle che già annovera – tra gli autori pubblicati – scrittori del calibro di Henry James, Sherwood Anderson e Hart Crane.
«Quello che conta per una casa editrice», afferma l’editore, Marco Pascarelli, «è presentarsi ora con una propria impronta leggibile e legittima non suscettibile di venire disciolta in questo flusso impersonale e, forse, inservibile di informazioni. Rispetto a chi rincorre il momento e dà la caccia al bestseller, quello che tutti si aspettano venda e per il quale competono, Grenelle lavora su un crinale diametralmente opposto. Non ci illudiamo, rispetto a un certo tipo di editoria facciamo libri difficili, ma non per pochi; per tutti coloro che mirino all'essenza del piacere della lettura: grandi autori, testi ricercati, grafica originale, attenta confezione su una carta pregiata.»
Una scelta, quella di volgersi verso il passato, che non costituisce una presa di distanze dal pensiero corrente e dal mondo presente: «Ciò che ci interessa in un libro», sostiene Marco Pascarelli, «è che sia un utile strumento per pensare e per cambiare la visione delle cose di chi lo legge. Poco importa il genere, lo stile o l'epoca in cui è stato scritto; la vera letteratura, la grande poesia e le scritture del pensiero sono sempre degli autentici strumenti di riflessione sull'uomo e il suo mondo.»
Una giovane casa editrice – come si legge nel sito web www.edizionigrenelle.com – innamorata della letteratura, della filosofia, dell’arte, che ha posto la propria ragion d’essere nella pubblicazione di libri fuori dall’ordinario, dando vita così a una miscellanea di saperi, storie e sguardi inattesi.
Edizioni Grenelle, inoltre, rappresenta probabilmente uno dei risultati centrati dal progetto della Regione Basilicata “Un Ponte per l’occupazione”, l’azione regionale dedicata a guidare i giovani lucani laureati verso un percorso di alta formazione e professionalizzazione finalizzato all’autoimpiego sul territorio.
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