Lab, Napoli: "E' una pseudo – riforma"

Il Presidente del gruppo di Forza Italia ha indicato quelle che a suo giudizio sono le tante criticità del disegno di legge approvato in Consiglio sull'istituzione dell’Agenzia regionale per il lavoro e le transizioni nella vita attiva

&ldquo;Pu&ograve; definirsi riforma – ha esordito Napoli &ndash; un provvedimento che non indica con precisione gli obiettivi che intende perseguire? Pu&ograve; definirsi riforma, cos&igrave; come titolato da alcuni organi di stampa, un provvedimento che non tiene in alcun conto la fascia di disoccupazione giovanile in Basilicata che, dai 15 ai 24 anni, oscilla tra il 49,6 per cento ed il 50,2? Pu&ograve; definirsi riforma un provvedimento che non parte assolutamente da una analisi esaustiva della situazione attuale, indicando target e finalit&agrave; da raggiungere, tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro. Ecco, quindi &ndash; ha sottolineato Napoli &ndash; che si tratta di una pseudo – riforma atta a garantire rendite di posizione del tutto inadeguate, piuttosto che&nbsp;badare realmente&nbsp;alla condizione di chi, i neet che hanno rinunciato a cercare un&rsquo;occupazione, e i&nbsp;disoccupati quotidianamente alle prese con il problema della mancanza del lavoro. Una pseudo-riforma che nasconde dietro gli spot una realt&agrave; caratterizzata da criticit&agrave; notevoli, criticit&agrave; che non vengono nemmeno prese in considerazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non vi &egrave; alcuna analisi dello stato di fatto &ndash; ha fatto notare Napoli &ndash; in cui vive la Basilicata e con la legge si cristallizza uno status quo, si ripete un modello ormai superato, divenuto obsoleto per la storia e la societ&agrave; e per le esigenze di un cambiamento nel frattempo avvenuto, cambiamento consistente con connotati ricchi di nuove aspettative. Una legge inutile, senza prospettive che non fa una disamina del mercato del lavoro che &egrave; mutato nelle modalit&agrave; e nelle esigenze: oggi il giovane non conosce pi&ugrave; l&rsquo;assunzione a tempo indeterminato, &egrave; bens&igrave; costretto a subire periodi di inattivit&agrave;. Il giovane ha bisogno di essere formato per quelle che sono le richieste attuali del mondo del lavoro e &lsquo;adeguato&rsquo; alla variet&agrave; di occupazione necessaria per la crescita e lo sviluppo, la sola che pu&ograve; garantirgli un futuro certo. E&rsquo; in questo solco &ndash; ha continuato Napoli &ndash; che doveva muoversi la legge che, viceversa, piuttosto che parlare di giovani e ai giovani e incurante del fatto che i dati Istat registrino come l&rsquo;88,9 per cento delle persone che sono alla ricerca del lavoro si rivolgano ad amici, parenti e conoscenti piuttosto che ai centri per l&rsquo;impiego con l&rsquo;Agenzia di nuova costituzione si limita ad offrire &lsquo;un&rsquo;ancora di salvezza&rsquo; alla platea degli ex dipendenti della Provincia, oltre che a quelli di Ageforma e Apofil, consentendo loro di transitare nella stessa Agenzia, con la previsione che, in caso di sua soppressione, sar&agrave; loro garantito il transito nel ruolo ordinario regionale. Nessuna considerazione, quindi &ndash; ribadisce Napoli – da parte del Governo regionale per le esigenze dei giovani lucani, dal momento che nel disegno di legge istitutivo dell&rsquo;Agenzia LAB non vengono indicati i target che questa struttura dovrebbe raggiungere in termini di abbattimento della disoccupazione giovanile o di riduzione dell&rsquo;incidenza dei neet sul nostro territorio. Un lusso &ndash; ha sottolineato l&rsquo;esponente di Forza Italia – che la Basilicata non pu&ograve; permettersi, registrando un tasso di disoccupazione giovanile che &egrave; il triplo rispetto al tasso di disoccupazione generale, pari al 14,3 per cento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Valorizzare le persone in cerca di occupazione piuttosto che limitarsi a garantire il servizio per l&rsquo;impiego &ndash; ha detto Napoli – attribuire a ciascun disoccupato o neet un voucher, una dote se preferite, che potranno essere spesi all&rsquo;interno di una platea di soggetti pubblici e privati accreditati a fornire servizi per l&rsquo;impiego, realizzando in tal modo una sana competizione tra strutture pubbliche e private e consentendo al titolare della dote di scegliere l&rsquo;ente in grado di fornire i servizi migliori. La nostra proposta &ndash; ha spiegato Napoli &ndash; &egrave; quella di garantire ai giovani un voucher da spendere in modo ottimale e produttivo, seguendo un modello strutturato sui risultati, mentre questa cosiddetta riforma stride con i tempi e fa a pugni anche con tutto quello che di concreto occorre per dare speranze di sopravvivenza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Come gruppo consiliare di Forza Italia &ndash; ha anticipato Napoli &ndash; stiamo preparando una serie di misure da sottoporre a questo Governo regionale, dal momento che &egrave; indispensabile cambiare passo. E&rsquo; una proposta politica e stiamo valutando se sfocer&agrave; in una proposta di legge o in una mozione, ma che comunque mira a rivedere l&rsquo;uso improprio e il flop ottenuto con &lsquo;Garanzia giovani&rsquo; che non &egrave; servito, evidentemente, a far comprendere all&rsquo;Esecutivo regionale come, ripeto, il mercato del lavoro sia mutato profondamente negli ultimi dieci anni, imponendo di cambiare lavoro molto rapidamente e richiedendo ai centri per l&rsquo;impiego di aggiornarsi ed adeguarsi di continuo con l&rsquo;acquisizione di competenze e capacit&agrave; che agevolino l&rsquo;incontro tra domanda e offerta di lavoro. Quello da seguire &ndash; secondo Napoli &ndash; &egrave; il modello della Lombardia, vera locomotiva italiana nel settore della formazione per il lavoro. Prendere spunto e ispirarsi &ndash; ha precisato il consigliere &ndash; a quanto &egrave; stato realizzato in Lombardia con il Programma &ldquo;Dote Unica Lavoro&rdquo; che era stato progettato da Marco Biagi 15 anni fa con la riforma del mercato del lavoro che ancora oggi subisce attacchi da una parte della sinistra e dalle associazioni sindacali. Noi &ndash; ha proseguito il capogruppo di Forza Italia &ndash; proponiamo che la Regione accompagni al pensionamento coloro i quali si avvicinano alla fine del loro ciclo lavorativo, innescando un procedimento caratterizzato da una staffetta generazionale, attivando, nel contempo, una forte ed incisiva azione di tutoraggio per i giovani che si accingono a divenire, a loro volta, forza lavoro. E&rsquo; la nostra sfida &ndash; ha detto Napoli &ndash; sul piano delle riforme nel settore della formazione e del lavoro ad un Governo regionale bravo, forse, nell&rsquo;azione mediatica, nel promuovere spot e slogan promozionali, ma privi di contenuto&rdquo;.<br />

    Condividi l'articolo su:

    Web TV

    Ultimi pubblicati

    Correlati