"La pubblicazione della deliberazione del direttore generale dell’Asp n.454 del 7 luglio (Presa d’atto ed approvazione relazione finale di collaudo) e il contenuto dei suoi allegati, ci impongono di ritornare sulla questione Ospedale e inaugurazione delle Sale parto". E' quanto rileva, in un comunicato stampa, Alfonso Ernesto Navazio, capogruppo consiliare "Noi per Melfi".
"Il quadro che ne deriva è a dir poco imbarazzante: non risultano atti dell’ASP di formale approvazione del progetto di riordino e modifiche del blocco sala parto; non risulta il parere igienico-sanitario da parte dell’Ufficio competente della medesima Azienda Sanitaria Locale di Potenza; non risultano atti specifici di come sono stati assegnati i lavori; non risultano i contratti con gli appaltatori dei lavori; non risulta il deposito delle opere strutturali (solai in acciaio) in corrispondenza di due preesistenti spazi aperti. I collaudatori – aggiunge – ne hanno chiesto la regolarizzazione (noi aggiungiamo in sanatoria) nel rispetto della normativa vigente. Il Direttore generale ne ha disposto l’acquisizione in 5 giorni. Ma gli addetti al settore sanno che non sarà possibile rispettare questi tempi dovendosi verificare non solo i solai in acciaio ma anche le opere su cui gli stessi insistono. Cosa che li renderebbe inutilizzabili fino al loro collaudo statico". Inoltre, "critica si è dimostrata la contabilità tenuta dall’ufficio di Direzione dei lavori relativamente alle prestazioni di ristrutturazione edile ed impiantistica: riferimenti temporali spesso contradditori e non collimanti, voci di prezzo utilizzate per remunerare prestazioni non attinenti, quantità non corrispondenti quelle riscontrabili in sito con assenza di alcune lavorazioni pure effettuate, utilizzo non pienamente condivisibile dei lavori in economia". Quanto ai lavori relativi alla chiusura strutturale dei vani denominati, “isola neonatale” e “punto nascita”, "non sono collaudabili e, pertanto, va precluso l’utilizzo dei citati ambienti fino ad intervenuta regolarizzazione della procedura tecnico amministrativa" e, infine, sono stati rettificati "pagamenti per 20.000 euro per errata contabilizzazione dei lavori".
Per il consigliere, "le nostre dunque, non erano farneticazioni. Le risposte alle domande che abbiamo posto lo scorso 30 giugno le abbiamo trovate da soli e possiamo scandirle a voce alta". Queste sono sintetizzate in tre punti:
"Le sale parto non potevano essere inaugurate. La delibera del Direttore generale 454/2016 lo dice chiaramente. La struttura tecnica dell’Asp conosceva benissimo l’intera vicenda ma si è guardata bene dal riferire sulle questioni amministrative e contabili nella loro esatta dimensione.
Si è trattato di una inaugurazione elettorale voluta dal candidato Sindaco Valvano fortemente in paura per i riflessi che la questione ridimensionamento ospedale sollevata dal suo principale concorrente potesse avere sulla sua campagna elettorale.
Il presidente Pittella a soli tre giorni dal voto decisivo del turno di ballottaggio asseconda le richieste del Sindaco e della sezione locale del PD, partecipando alla farsa della inaugurazione".
"Il quadro è fin troppo chiaro! La città – conclude Navazio – è stata ingannata. Hanno voluto, consapevolmente, (visto che finora nessuna testa è caduta!!) inquinare la campagna elettorale con un atteggiamento arrogante, deplorevole, travalicante la regolarità e giustezza dei comportamenti amministrativi, incuranti del pericolo che poteva derivare a chi avrebbe potuto utilizzare quelle sale".
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