Il consigliere regionale del M5s in riferimento alla scomparsa di documenti dell’Agenzia per l’ambiente parla di “situazione disastrosa che coinvolge la contabilità, la gestione degli appalti, i pagamenti, il personale”
“Il rilancio dell’Arpab doveva essere una delle priorità di questa Giunta regionale. Dopo due anni possiamo dire che le ombre superano di gran lunga le luci e non si riesce proprio a capire la Giunta regionale cosa intenda fare per rimettere in piedi l’agenzia regionale”.<br /><br />“Lo evidenzia il consigliere regionale del M5s Gianni Leggieri aggiungendo che “travolta dagli scandali, sempre al centro di polemiche per mancanza di controlli e di trasparenza, chiamata più volte in causa dalla politica per le inadempienza, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente continua a far parlare di sé e non certo per il lavoro che svolge a vantaggio della collettività lucana. Di qualche settimana fa la notizia del furto di documentazione dalla sede dell’agenzia ad opera di ignoti. Un furto molto di sospetto e soprattutto decisamente tempestivo. Un episodio inquietante che di fatto ha impedito di effettuare il passaggio di consegne tra il vecchio ed il nuovo direttore generale e di accertare la documentazione in possesso della direzione generale”.<br /><br />“Ed infatti – continua – è lo stesso direttore generale nella deliberazione n. 46/I a parlare espressamente di ‘caos e disservizi nella materia degli appalti di forniture e servizi’ . Stesso caos e stessi disservizi riscontrati proprio con riferimento alla contabilità e al personale, come espressamente dichiarato dal direttore generale nella stessa deliberazione n. 46/I. Insomma una situazione disastrosa che coinvolge la contabilità, la gestione degli appalti, i pagamenti, il personale”.<br /><br />“Una situazione – dice Leggieri – che però non potrà mai essere chiarita sino in fondo proprio a causa della scomparsa della documentazione. Mai furto fu più propizio per confondere le acque ed impedire quei controlli che accertamenti che avrebbero portato chissà dove. Proprio ora che l’Arpab è sotto la lente di ingrandimento per diverse ragioni che attengono ai controlli e ai bilanci. Per risolvere questo caos e questa situazione ecco arrivare la deliberazione n. 46/I con la quale si decide di procedere alla nomina di una nuova figura dirigenziale, il direttore amministrativo. Un sostegno all’attività del direttore generale che non è dato sapere però quanto costerà e quanto peserà sulle casse dell’agenzi”.<br /><br />“Così – aggiunge – mentre sei giovani vincitori di concorso aspettano da diversi anni di essere assunti e sono invece messi alla porta per ragioni che attengono proprio alla impossibilità dell’Agenzia stessa di assumere nuovi impegni di spesa, ecco invece arrivare un nuovo manager che oltre al proprio stipendio come direttore amministrativo dell’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, adesso si vedrà arrivare una serie di indennità, il cui ammontare deve ancora essere calcolato, direttamente dalle casse dell’Arpab. Situazione molto singolare anche perché, in base all’articolo 15 dello Statuto dell’Istituto zooprofilattico il rapporto di lavoro del direttore amministrativo ‘è a tempo pieno ed esclusivo’”.<br /><br />“Una delle tante anomalie della nostra cara Regione – conclude Leggieri – dove i giovani vengono messi alla porta, mentre a qualcuno viene addirittura riconosciuto il doppio lavoro. Naturalmente il tutto sempre grazie al merito e alla selezione aperta e trasparente, nessuno si sogni di pensare minimamente che vi siano in ballo amicizie e ragioni politiche”.