DC-LIBERTAS: QUATTRO “S” PER LA RIPRESA

La ripresa dopo la pausa estiva è da sempre all’insegna di incertezze ed attese. Ma l’autunno 2016 si preannuncia in Basilicata ancor più carico di tensioni  sociali che vanno interpretate per individuare le migliori soluzioni dando priorità al valore del “non lasciare nessuno indietro”. E’ questa l’opinione di Giuseppe Potenza, segretario regionale della DC-Libertas, per il quale un sondaggio di Swg su cosa pensano gli italiani della ripresa è particolarmente utile per orientarsi sulle azioni da mettere in campo, ciascuno per la propria responsabilità. La “lezione” politica e civile che emerge – sottolinea – è significativa: solidità, sviluppo, serietà, sobrietà sono le quattro “S” per il futuro del Paese. Ci sono emergenze sociali, come quelle rappresentate dagli “invisibili”, i lavoratori in mobilità, e dai capifamiglia in attesa del Reddito Minimo di Inserimento che – dice il segretario Dc – richiedono corsie preferenziali ed un impegno che non può essere ulteriormente disatteso. Le sirene della destrutturazione del welfare, per lasciare fare al mercato, per fortuna,  sembrano voci lontane. Oggi il Paese vuole toccare con mano l’ombrello protettivo della collettività. Sa che una società dalle forti diseguaglianze è un mondo in cui si vive male e così, nell’opinione pubblica, si è insediato con forza l’auspicio di un reddito garantito per chi ha meno, di un paracadute che può essere utilizzato da ciascuna persona per affrontare difficoltà momentanee o più durature. La Chiesa lucana, anche per effetto dell’insediamento dei nuovi vescovi di Acerenza, Tursi-Lagonegro e prima ancora di Potenza, i vescovi “targati” Papa Francesco che in pochi anni sta cambiando il volto delle Diocesi italiane, sono il punto di riferimento – continua Potenza – per credenti e non e soprattutto per la classe dirigente e politica della nostra regione a dare valore etico alla ripresa e dare nuova linfa al concetto di armonia sociale. Soffiare sul fuoco del malessere e cavalcare nuovi conflitti ideologici, alimentare campagne sui social persino su una scelta tutta personale del Presidente Pittella perché tocca la sfera della sua salute e del suo diritto a curarsi  – conclude – sono da additare alla collettività come azioni di bassa speculazione da isolare.

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