Occupazione, Rosa: “Inesistente politica regionale”

Il capogruppo Lb-Fdi invita il presidente Pittella “a venire in Consiglio regionale e dire quali provvedimenti vuole attuare per far fronte, questa volta seriamente, al problema del lavoro che da noi rappresenta una vera e propria piaga sociale”

&ldquo;La nostra analisi sulla situazione dell&rsquo;occupazione in Basilicata, fatta ad inizio anno e in contrapposizione ai dati sbandierati da Pittella, trova conferma nei recanti dati resi pubblici dall&rsquo;Istat&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto afferma il capogruppo di Lb-Fdi Gianni Rosa per il quale &ldquo;l&rsquo;aumento delle assunzioni nel 2015 &egrave; dovuto, massimamente, agli esoneri contributivi statali: il 62 per cento dei contratti a tempo indeterminato (sia nuove assunzioni che trasformazioni di rapporti a tempo determinato) conclusi in Regione nel 2015 sono da attribuirsi agli incentivi. Ovvero si &egrave; assunto perch&eacute; una norma nazionale prevedeva un beneficio economico di 24.000 euro per ogni nuova assunzione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Quindi &ndash; continua -&nbsp; nessun merito alle politiche regionali, cos&igrave; come sostiene a gran voce, in ogni occasione, Pittella. L&rsquo;inesistenza di politiche regionali sul lavoro, trova ulteriore conferma dagli stessi dati Istat, che certificano che, a gennaio 2016, le assunzioni sono diminuite rispetto a gennaio 2015 del 57,7 per cento: ovvero si &egrave; passati dalle 1.436 del 2015 alle 608 del 2016, solo perch&eacute; il beneficio economico si &egrave; ridotto a 6.500 euro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Speriamo che adesso sia chiaro &ndash; dice Rosa – anche alla luce di questi dati ufficiali, che Pittella venga in Consiglio regionale e ci dica quali provvedimenti vuole attuare per far fronte, questa volta seriamente, al problema del lavoro che da noi rappresenta una vera e propria piaga sociale. Non c&rsquo;&egrave; da essere assolutamente contenti. Assistere impassibili alla famiglie lucane che si disgregano non &egrave; tollerabile&rdquo;.<br />&ldquo;Oggi pi&ugrave; che mai &ndash; conclude – il problema va affrontato ed &egrave; doveroso cambiare metodo. Basta con politiche di assistenza che creano estemporaneit&agrave; nei benefici, il lavoro si crea rafforzando il tessuto imprenditoriale, concetto che da noi non attecchisce poich&egrave; meglio avere sudditi che liberi imprenditori&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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