“A Giugno assieme ai colleghi i di Albano di Lucania Rocco Guarino; di Banzi Nicola Vertone; di Brienza Donato Distefano ; di Lagonegro Pasquale Mitidieri ; di Maratea Domenico Cipolla ; di Melfi Livio Valvano; di Pescopagano Crescenzo Schettini e di San Chirico Raparo Claudio Borneo abbiamo costituito il comitato dei sindaci a favore del Si. Ora si può affermare che siamo entrati nel vivo della discussione politica e che sia urgente che i primi cittadini lucani discutano della possibilità oppure no di variare la Costituzione Italiana ” Lo dichiara Gerardo Mariani sindaco di Muro Lucano.
“ A breve organizzeremo una conferenza stampa per lanciare l’attività del comitato – aggiunge Mariani – credo però che prima di ogni cosa sia importante che per la possibilità di variazione della Nostra Legge Fondamentale il dibattito sia improntato sul confronto e sui temi, a parte le legittime posizioni di ognuno di noi; in quanto amministratore, persona delle istituzioni o cittadino”.
Secondo il sindaco della Città di Muro Lucano per il referendum porterà significativi miglioramenti nel sistema politico ed amministrativo italiano in caso di vittoria del Si.
“ Sono a favore del Si per alcune ragioni – conclude Mariani – innanzitutto si definirà chiaramente il rapporto tra Stato- Periferie e la differenzazione tra i poteri legislativi del governo centrale e quelle delle regioni ovvero l’articolo 117 e le problematiche del Titolo V. Siamo l’unica Nazione al mondo che ha i rami del parlamento con gli stessi poteri creando una meccanismo lento nella formazione del procedimento legislativo; la cosiddetta navetta tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica. La vittoria del si porterebbe ad una differenzazione tra una Camera dei deputati diventa l'unica ad esercitare pienamente la funzione legislativa, di indirizzo politico e di controllo sul Governo, diventando in pratica l'unica titolare del rapporto di fiducia con il Governo e un Senato che diventa di fatto una Camera delle Autonomie Territoriali dove le decisioni sui territori, le comunità e gli enti territoriali possano trovare una sintesi più efficace e snella. Credo sia importante per noi primi cittadini affrontare le tematiche del referendum costituzionale; perché si sta correndo il pericolo di discuterne solo su presupposti personalistici e senza approfondimento. Ma sia chiaro: La Nostra Costituzione non subirà mutamenti sui principi fondamentale ed i diritti civili e politici, ma nella parte della organizzazione dello Stato. Il dialogo è il sale della democrazia e non una battaglia una battaglia pro o contro Renzi. Sono convinto che il nostro Paese abbia necessità di riforme costituzionali a 60 anni dalla Assemblea Costituente , dato che il mondo è nettamente cambiano in ogni sua angolatura economica, politica, sociale, tecnologica. Se perderemo questa possibilità L’Italia corre il pericolo di rimanere statica per decenni. Ma Intanto discutiamone “.
Bas 05