Pia, Castelluccio: “Reperire nuove risorse”

Il consigliere del Pdl-Fi fa riferimento alle domande ammesse ad agevolazioni ma senza dotazione finanziaria in attuazione dell’avviso pubblico piani di sviluppo industriale pacchetti integrati di agevolazioni

&ldquo;Il consigliere regionale del Pdl-Fi Paolo Castelluccio sollecita in una nota &ldquo;il reperimento di nuove risorse finanziarie a favore delle domande ammesse ad agevolazioni ma senza dotazione finanziaria in attuazione dell&rsquo;avviso pubblico piani di sviluppo industriale pacchetti integrati di agevolazioni (Pia).<br /><br />Nel riferire che &ldquo;&egrave; stata pubblicata sul Bur n. 16 del 27 aprile 2016 la determinazione dirigenziale n. 507 del 22 aprile 2016 con la quale sono stati approvati&nbsp; gli esiti della valutazione delle domande di agevolazione pervenute entro&nbsp; il 30/10/2015&rdquo;, Castelluccio evidenzia che &ldquo;ben 28 domande (di cui 11 di imprese di Matera e provincia) nonostante l&rsquo;esito positivo non godranno di finanziamento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nell&rsquo;attuale fase di crescente difficolt&agrave; per le imprese e di conseguenza per l&rsquo;occupazione &ndash; aggiunge &ndash; bisogna individuare un canale ulteriore di finanziamento. E&rsquo; il caso di ricordare che i&nbsp; piani di sviluppo industriale, tra l&rsquo;altro,&nbsp; sono finalizzati ad aumentare il livello di competitivit&agrave; delle imprese attraverso la ristrutturazione delle loro attivit&agrave; mediante interventi di riposizionamento strategico sui mercati, di rimodellamento organizzativo o di innovazione tecnologica; recuperare, in misura significativa seppur parziale, siti industriali o artigianali dismessi per effetto della cessazione o dell&#39;esaurimento delle attivit&agrave; produttive che vi erano state allocate, ovvero il loro patrimonio industriale in termini di risorse umane con le relative competenze e di sistema integrato di fornitura con il relativo know-how tecnico-organizzativo, attraverso l&#39;avvio e l&#39;insediamento di nuove attivit&agrave;, anche in comparti o segmenti diversi per vocazione di business; attrarre nuove attivit&agrave;, dotate di significativa valenza in termini di occupazione oppure di investimenti programmati ovvero di tasso di innovazione tecnologico-produttiva, che impiantino i loro siti produttivi sul territorio regionale ovvero che rilancino secondo un modello strategico di &lsquo;reimpianto propulsivo&rsquo; (coming back) produzioni e prodotti appartenuti al sistema di competenza di settori in via di progressivo abbandono o di decadimento competitivo per effetto del perdurare della crisi e di strategie di delocalizzazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nello specifico &ndash; conclude Castelluccio – le 28 imprese lucane (di cui 12 di Matera e provincia) ammesse ai contributi avranno la possibilit&agrave; di investimenti produttivi per la salvaguardia e sviluppo dei livelli occupazionali; di acquisire servizi reali; realizzare attivit&agrave; di ricerca e sviluppo tecnologico e di formazione continua. Le stesse opportunit&agrave; vanno pertanto assicurate alle 28 imprese escluse&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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