“La risposta che è arrivata da Trenitalia in merito alle osservazioni della Uil Trasporti sulla nuova offerta commerciale è elusiva, inaccettabile ed inopportuna”. Lo dichiara Carmine Vaccaro, Segretario Generale della UIL Basilicata.
“E’ sorprendente – continua Vaccaro – come la Direzione di Trenitalia liquidi, senza fare alcuna analisi di merito, la questione che attiene la soppressione di tante fermate, (Lagopesole, Pietragalla, Barile, Tito e Forenza, che negli anni hanno sempre rappresentato importanti punti di riferimento sociale oltre che commerciale. Non si può pensare di continuare a far pagare ai cittadini lucani le inefficienze e le responsabilità di chi non conosce il nostro territorio e con un colpo di spugna calpesta la dignità e le necessità del territorio, pensando di nascondere, in tal modo, le proprie difficoltà organizzative”.
“Non permettiamo a nessuno di giudicare l’operato del nostro sindacato che, si sappia, ha sempre rappresentato le istanze che vengono dal nostro territorio e dai cittadini oltre che dai lavoratori che ci onoriamo di rappresentare. Si ascolti anche la voce dei sindaci che hanno posto problemi di merito e che ritengono che la strada ferrata debba rappresentare, nonostante le tante criticità esistenti, un irrinunciabile punto di riferimento per i tanti pendolari (che non sono quelli indicati da Trenitalia) che usufruiscono del servizio ferroviario”.
“Gli appunti mossi dal Segretario della UIL Trasporti sono legittimi e fondati su dati di fatto inconfutabili. Non può rispondere buttando la palla in tribuna ma si dichiari la disponibilità a discutere ed a trovare le opportune e necessarie soluzioni.
“Di fronte a questi atteggiamenti di supponenza chiediamo – conclude Vaccaro – che proprio la Regione, chiamata in causa nella risposta di Trenitalia, chiarisca a voce alta che bisogna avere rispetto nei confronti delle Istituzioni locali e dei cittadini lucani che sono la collettività (e non singoli). È nostra volontà far sentire la voce del nostro territorio che tanto ha dato e continua a dare allo sviluppo del Paese e che non può essere trattato in questo modo da Dirigenti di un servizio pubblico”.
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