"Il decreto legge sull’Imu dei terreni agricoli è iniquo In Basilicata si dovrebbe pagare anche per terreni in zone particolarmente svantaggiate, in aree marginali e montane, identiche a quelle esistenti in comuni esentati. Per cui riteniamo fortemente ingiusto gravare di ulteriori balzelli le aziende del nostro territorio che sono già in difficoltà e che, nonostante tutto, operano in difesa del territorio e contro il dissesto idrogeologico".
Le parole sono del presidente regionale della Confederazione Produttori Agricoli (Copagri), Nicola Minichino.
"E' il colpo di grazia per l’agricoltura lucana – evidenzia il presidente Minichino –. Come se non fossero già sufficienti le alluvioni devastanti, le grandinate e tutte le varie problematiche che interessano la nostra agricoltura che è in piena crisi. Già tanti terreni vengono sempre più abbandonati per l’impossibilità, soprattutto da parte di conduttori sempre più avanti in età, di tenere fronte a tutte le necessità oltre che alle varie e sempre più continue richieste di pagamenti. Un fatto questo che non giova, per di più, a un territorio instabile e con gravi problemi idrogeologici".
La Copagri di Basilicata, in tal senso, non si limita a una mera enunciazione ma concretamente sarà presente con una folta schiera di rappresentati sindacali e di operatori agricoli al sit-in che si svolgerà mercoledì 25 febbraio a Roma dove, dalle 8 alle 14, in piazza Montecitorio (tra via Colonna Antonina e l’Obelisco) si svolgerà una manifestazione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei rappresentanti in Parlamento rispetto all’insostenibilità e all’iniquità dell’Imu applicata al settore agricolo.
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