MOLITERNO HA SCELTO I VOUCHER

Intervento di Giuseppina Palermo Assessore alle Politiche Sociali – Comune di Moliterno

L’Amministrazione comunale di Moliterno per andare incontro alle situazioni di lavoro precario o dei senza lavoro, nel 2013 con la DG n.37 del 29 maggio 2013, ha aderito all’iniziativa che offriva la possibilità per gli enti locali di attivare i voucher per lavoro occasionale di tipo accessorio, come previsto dalla legge 9 aprile 2009 n.33 che modifica l’art. 70 del D.Lgs 276 del 10.09.2003. Con la suddetta DG è stato approvato il regolamento dei BUONI VOUCHER, e successivamente è stato pubblicato un avviso pubblico del 18/06/2013 che ha definito le modalità e i termini per la presentazione delle domande finalizzate all’ammissione dei richiedenti buoni voucher. L’erogazione dei buoni è destinata ai richiedenti in base ad una graduatoria ottenuta sulla base di un punteggio attribuito in base allo stato di disoccupazione, al livello reddituale della famiglia e dei componenti del nucleo familiare. Il buono lavoro è coperto da assicurazione anti infortuni INAIL e ogni prestatore di lavoro ha diritto a ricevere il compenso previsto entro 30 giorni dal completamento dell’attività. E veniamo al dunque, la finalità che l’Amministrazione Comunale si prefigge con lo strumento dei voucher è quella di offrire possibilità di occupazione temporanea a soggetti che si trovano in situazione di svantaggio economico, di difficoltà finanziaria, di disagio personale e/o familiare, nonché di affrontare e risolvere per tale via in modi più immediato anche esigenze connesse alla funzionalità di taluni servizi comunali. Unica condizione prevista è che i compensi percepiti non debbono superare i 5.000 euro nel corso di un anno solare con riferimento alla totalità dei committenti. Premesso ciò, la tanto decantata proposta del Baratto Amministrativo, frutto di una pubblicità mediatica rivolta a mettere in luce le novità proposte dallo “Sblocca Italia”, non è altro che una riproposizione in chiave molto più populistica, assistenzialistica e consentitemi, sicuramente meno dignitosa, dello strumento dei buoni lavoro, in quanto mera espressione di una incapacità del soggetto a far fronte al dovere di cittadino quale quello di pagare le imposte e le tasse. I comuni vicini alle nostre realtà come Latronico e Rotonda che hanno approvato e che stanno approvando il regolamento per l’istituzione del baratto amministrativo lo fanno perché non si sono mai dotati dei voucher, infatti anche il budget previsto nei loro regolamenti adottati dalla giunta comunale fissa l’importo complessivo del baratto a € 5.000,00, e l’istituzione simultanea di buoni lavoro e baratto amministrativo non è altro che una duplicazione della stessa tipologia di aiuto, oltre che improgrammabile nel bilancio di previsione dell’ente. bas 03

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