La presidente della Commissione regionale pari opportunità: “Il nostro sguardo è rivolto al passato, ma il presente ci costringe a non dimenticare. Il dolore e la guerra ancor affliggono il nostro mondo e noi combattiamo per essere e rimanere umani”
“Quando c'è la guerra, a due cose bisogna pensare prima di tutto: in primo luogo alle scarpe, in secondo alla roba da mangiare; e non viceversa, come ritiene il volgo: perché chi ha le scarpe può andare in giro a trovar da mangiare, mentre non vale l'inverso. – Ma la guerra è finita, – obiettai: e la pensavo finita, come molti in quei mesi di tregua, in un senso molto più universale di quanto si osi immaginare oggi. – Guerra è sempre, – rispose memorabilmente Mordo Nahum”. Con le parole di Primo Levi, la presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, Angela Blasi ricorda la giornata dedicata alla memoria.<br />“In questa giornata dedicata alla memoria – sottolinea Blasi – il nostro sguardo è rivolto al passato, ma il presente ci costringe a non dimenticare. Il dolore e la guerra ancor affliggono il nostro mondo e noi combattiamo per essere e rimanere umani. La Nigeria, la Siria, la Palestina, l’Ucraina, le stragi, i morti annegati, sono solo alcuni dei tristi esempi. Dopo tanti anni l’uomo ancora non ha compreso il valore del rispetto e la necessità di sentirsi uguali nelle diversità. La storia insegna e noi proviamo a non distrarci. Chi è morto per difendere la sua libertà e non rinnegare il suo credo e le sue idee deve essere ricordato tutti i giorni”.<br /><br />“Oggi 27 gennaio 2015, dopo 70 anni, ricordiamo quanto l’uomo possa dimenticare la sua umanità, ma ricordiamo anche di essere capaci di non dimenticare. La Commissione Pari Opportunità – afferma la presidente Blasi – non dimentica. Si unisce a tutte le altre voci che, oggi, con varie iniziative da nord a sud ricordano le atrocità dei campi di concentramento, in un momento in cui si riscontrano rigurgiti di antisemitismo anche in Italia, è importante non rimuovere gli eventi drammatici dell’olocausto, la conoscenza di quanto accadde nei campi di sterminio – conclude -può aiutare ad evitare che si ripetano simili atrocità”.<br /><br /><br /><br />