Sito unico scorie radioattive, interrogazione di Leggieri

Il consigliere del M5s chiede al Presidente della Giunta cosa intenda fare per scongiurare il pericolo qualora il territorio della Basilicata venisse individuato quale Sito unico nazionale per il deposito e lo stoccaggio delle scorie radioattive

&ldquo;E&rsquo; stata protocollata questa mattina dal Movimento 5 Stelle una interrogazione rivolta direttamente al governatore Pittella e riguardante l&rsquo;annosa vicenda del Sito unico nazionale per il deposito e lo stoccaggio di scorie radioattive&rdquo;. A darne notizia il portavoce regionale del M5s, Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;Si tratta di un&rsquo; interrogazione &ndash; spiega Leggieri – volta a comprendere quanto di vero ci sia nelle notizia apparse su diversi giornali nazionali e locali secondo le quali sarebbero stati individuati i comuni di Montescaglioso, Matera, Montalbano Jonico, Banzi e Palazzo San Gervasio come siti papabili per la realizzazione del Sito unico&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Occorre ricordare &ndash; continua il consigliere – che il Sito unico delle scorie prevede la realizzazione di una struttura ove mettere in sicurezza circa 75 mila metri cubi di rifiuti&nbsp; radioattivi a bassa e media attivit&agrave; e circa 15 mila metri cubi per lo stoccaggio di quelli ad alta attivit&agrave;. La scelta della nostra regione sarebbe l&rsquo;ennesimo colpo inferto a tutto il sistema Basilicata e, sinceramente, sarebbe inspiegabile ed inaccettabile anche alla luce delle caratteristiche fisiche e naturali del nostro territorio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per queste ragioni – dice Leggieri &ndash; siamo fortemente preoccupati per quanto riportato dagli organi di stampa e chiediamo al presidente Pittella di chiarire se la Basilicata &egrave; stata individuata come regione ove allocare il Sito unico delle scorie radioattive e se le indiscrezioni sui possibili Comuni individuati siano veritiere. Ma, soprattutto, chiediamo al presidente Pittella cosa intenda fare per scongiurare questo ulteriore pericolo per la nostra comunit&agrave;&rdquo;.<br /><br />

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