Autorevole riconoscimento da parte della dottoressa Alessandra Liquori O' Neil del Programme Officer UNICRI-ONU,
In riferimento al Workshop “Basilicata Women Friendly: Azioni intraprese e da intraprendere per la tutela della salute della donna”, organizzato dal Dipartimento Politiche delle Persone della Regione Basilicata, l’illustre dottoressa Alessandra Liquori O’ Neil del Programme Officer UNICRI-ONU, ha voluto ricordare che “ad ormai 70 anni dalla nascita delle Nazioni Unite e dalla successiva stesura dei primi trattati sui diritti umani, sussistono ancora nella società globale persistenti discriminazioni e disuguaglianze per quanto riguarda il godimento di tali diritti e libertà in una prospettiva di genere.
Nel 2000, nell’ambito della Dichiarazione del Millennio, le Nazioni Unite si sono impegnate a portare avanti tutte le attività necessarie per promuovere e raggiungere, tra gli altri obiettivi, la parità tra i generi e l’autonomia delle donne. Ad oggi, con il passaggio dagli Obiettivi del Millennio all’ Agenda di Sviluppo post-2015, con il 2030 come data ultima per il raggiungimento degli scopi della Dichiarazione del 2000, l’uguaglianza e l’equità di genere si pongono come elementi essenziali per l’ individuazione e la successiva realizzazione dei nuovi obiettivi di sviluppo e per la loro sostenibilità.
L’uguaglianza di genere – ha aggiunto la studiosa – è un concetto che va ad assumere un’importanza basilare in qualsiasi situazione ed ambito della vita sociale e che, sulla base del suo stretto legame con il conseguimento dei diritti fondamentali, quali quello alla salute e alla sicurezza, richiede quindi un’implementazione completa nelle politiche statali e regionali e nell’accesso a tutti i servizi messi a disposizione dei cittadini.
Se da un lato l’uguaglianza di genere implica, quindi, un uguale godimento dei diritti e delle libertà fondamentali a prescindere dalla propria appartenenza ad un genere sessuale, dall’altro ha come corollario inevitabile, la necessità di includere prospettive di genere in tutti gli ambiti della vita sociale.
Proprio a tal proposito, non posso non apprezzare e lodare l’encomiabile operato della Regione Basilicata, del suo Presidente e della sua Giunta.
La scelta di inserire, tra gli obiettivi assegnati ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie, la promozione e l ‘utilizzo di strumenti e percorsi in grado di rispondere in maniera idonea e specifica alle necessità femminili, segna un grande passo in avanti nel lavoro di promozione di politiche sociali e sanitarie mirate per le donne in quanto soggetti vulnerabili, che è da sempre uno dei capisaldi e dei fini ultimi dell’operato delle Nazioni Unite ed in particolare dell’UNICRI.
Rendendo prioritario questo tipo di approccio di genere, la Regione Basilicata è da considerare la prima entità regionale del Sud Italia ad attivare, nell’alveo del suo sistema sanitario, programmi terapeutici ed organizzativi tesi ad innovare il complesso delle strutture sanitarie pubbliche attraverso un apparato assistenziale che tenga in conto e valorizzi le differenze di genere con lo scopo di garantire un godimento paritario, ma tarato sulla base dei bisogni specifici, del diritto alla salute.
L’attivazione di tale tipo di programmi ed iniziative risulta essere perfettamente in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, per le quali l’inserimento di una prospettiva di genere in ogni scelta politica, programmazione ed azione governativa può condurre ad un vero e proprio rinnovamento della cultura di governo, tramite la valorizzazione, nell’agenda politica, dei temi dell’equità e dell’uguaglianza.
Ringrazio l’assessore alle Politiche della Persona della Regione Basilicata, Flavia Franconi, per il suo costante impegno nella promozione del diritto alla salute delle donne. Ringrazio altresì il Presidente Pittella e la sua Giunta per la dedizione con cui hanno accolto e portato avanti questo progetto, il cui esempio, mi auspico, venga emulato da tutte le altre regioni d’Italia”.