8 Marzo, Associazione lucani Roma: occasione di riflessione

Nel ricordare che tra le vittime del rogo sviluppatosi in una fabbrica di camice a New York persero la vita anche due sorelle lucane, l’Associazione dei lucani a Roma rende nota l’iniziativa che si terrà a breve per riflettere sulla sicurezza del lavoro

&ldquo;E&rsquo; noto che nel marzo del 1911, in un rogo sviluppatosi in una fabbrica di camice, a New York, morirono 146 persone. Di queste, 126 erano donne di cui 38 di nazionalit&agrave; italiana, due delle quali lucane emigrate da Armento in provincia di Potenza. Tortorelli Maria e Tortorelli Isabella, due sorelle nate da genitori contadini che emigrarono alla ricerca di un futuro economico migliore, lasciando povere cose e i grandi affetti del vicinato in via San Rocco&rdquo;. A ricordarlo l&rsquo;Associazione dei lucani a Roma che rende nota l&rsquo;iniziativa dell&rsquo;Associazione di promozione sociale e culturale &ldquo;Per una libera Universit&agrave; delle Donne di Basilicata&rdquo; di Potenza (LUD), in collaborazione con la scrittrice Ester Rizzo, autore del testo &ldquo;Camicette bianche&rdquo; tesa a organizzare delle manifestazioni in ricordo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;intento &ndash; sottolinea l&rsquo;Associazione dei lucani a Roma – &egrave; quello di utilizzare la ricerca della scrittrice Rizzo per organizzare una riflessione sulla sicurezza sul lavoro e sui diritti calpestati di quelle lavoratrici, spesso straniere, ritenute &lsquo;invisibili&rsquo; in quanto assunte senza contratto regolare. Un tema che a distanza di un secolo resta di stringente attualit&agrave;. Alle sorelle Tortorelli il comune di nascita, Armento, intitoler&agrave; uno spazio pubblico&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br />

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