L’intervento tenuto ieri pomeriggio in Consiglio regionale dal presidente della prima Commissione. “l’Agenzia chiamata a una rinnovata missione su pianificazione integrata, assistenza tecnica, innovazione, ricerca, informazione, divulgazione”
“Un atto legislativo molto importante”. Così il consigliere regionale del Pd Vito Santarsiero ha definito il disegno di legge sulla riforma dell’Alsia nell’intervento tenuto ieri pomeriggio durante la riunione del Consiglio regionale dedicata all’esame del provvedimento. “Nella prima e terza Commissione, che hanno operato in maniera congiunta, è stato sviluppato – ha aggiunto Santarsiero, che è anche presidente della prima Commissione – un lavoro di alta qualità, grazie ai consiglieri di maggioranza e di minoranza e grazie ai preziosi contenuti dall’audizione di ben 15 soggetti. Con questa legge, si pone termine a un lungo periodo di commisariamento e si apre una nuova stagione nei servizi di sviluppo agricolo. Si superano i punti di crisi del vecchio modello e si mette in campo uno strumento nuovo e moderno, in grado di affrontare le sfide imposte dalla nuova programmazione europea e nazionale nel settore dell’agricoltura e delle politiche di innovazione”.<br /><br />“In maniera molto esplicita – ha aggiunto l’esponente politico -, la nuova legge precisa che, l’Alsia è ente strumentale della Regione che esercita le proprie attribuzioni in linea con la programmazione regionale e in attivazione delle direttive impartite dalla Giunta regionale e dall’assessorato all’Agricoltura e Foreste. Lo stesso personale dell’Alsia, viene inserito nei ruoli organici della Regione e poi assegnato funzionalmente all’Alsia. Questo significa attestare alla Regione Basilicata la programmazione e la valutazione dell’efficacia delle proprie politiche e garantire sia la correlazione fra gli strumenti della programmazione regionale e quelli interni dell’ Alsia che si articoleranno in piani triennali e annuali ben precisi, sia il miglior coordinamento tra i diversi soggetti regionali che operano nel settore e l’Alsia favorendo la piena condivisione delle informazioni, una efficace interoperabilità, sinergia e integrazione dei processi. Erano questi, due punti di debolezza del vecchio sistema. Le valutazioni di impatto, la scelta dei settori da finanziare, gli obiettivi e le azioni, devono avere un unico momento di sintesi decisionale”.<br /><br />“Altro punto di forza del disegno di legge – ha detto ancora Santarsiero – sono le funzioni; oltre i classici compiti già attribuiti. Con questa legge si avvia un rilancio del settore dell’agricoltura regionale che conserva un’incidenza fortemente significativa nell’economia territoriale a conferma del carattere agricolo e rurale della regione. Trasferimento di conoscenza e azioni di informazione, servizi di consulenza alle aziende agricole, regime di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, investimenti in immobilizzazioni materiali, ripristino del potenziale produttivo agricolo, sviluppo delle aziende agricole, servizi base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali, agricolture biologiche, associazionismo, sono tutte misure da attivare con il Programma di Sviluppo Rurale in attuazione delle nuove politiche europee”.<br /><br />“E’ rispetto a queste sfide, che l’Alsia viene chiamata a una rinnovata missione – ha concluso Santarsiero – i cui punti cardine sono, la pianificazione integrata e le azioni di assistenza tecnica, innovazione, ricerca, informazione, divulgazione, formazione, supporto alle produzioni di qualità, all’associazionismo e all’integrazione. Come, fondamentale per la missione dell’ Alsia, resta la gestione delle sette aziende sperimentali e dimostrative di proprietà regionale. Una di esse, sarà destinata a Polo delle biotecnologie green di Metaponto, il quale è chiamato a essere un punto di eccellenza, un vero e proprio campus come pochi in Italia per la ricerca avanzata e l’alta formazione residenziale. Un solo direttore e un solo revisore, evitano di avere sovrastrutture amministrative e rendono più snelle le procedure decisionali”.