Il testo, proposto da Galante (Ri) e Pietrantuono (Psi), passa ora all'esame dell'Aula per il via libera definitivo. Sul Ddl per il controllo della fauna selvatica audizione delle associazioni agricole e dei rappresentanti del Dipartimento Ambiente
La terza Commissione consiliare ha licenziato con parere favorevole a maggioranza la proposta di legge sulle “Norme sul riordino ed il rilancio del settore forestale regionale” di iniziativa dei consiglieri Francesco Pietrantuono (Psi) e Paolo Galante (Ri).<br />Favorevoli al provvedimento il presidente della Commissione Francesco Pietrantuono (Psi) e i consiglieri Vincenzo Robortella, Carmine Miranda Castelgrande, Vito Santarsiero (Pd), Paolo Castelluccio (Pdl-Fi), Paolo Galante (Ri), contrario Gianni Leggieri (M5s).<br /><br />Programmazione delle attività, unitarietà delle politiche forestali, efficienza della spesa e destinazione produttiva delle risorse forestali, sono i principi guida del nuovo sistema forestale della Regione Basilicata, che portano più avanti le concezioni indicate nella legge regionale n.42/98, modificando e rivisitando gli istituti contenuti in quella legge, quali le linee-guida e il sistema di pianificazione centrati sui ‘piani di assestamento forestali’. Si tratta in sostanza di un riposizionamento dei sistemi e della elaborazione e attuazione dei Piani che sono posti in capo ad una nuova entità, l’Agenzia agroforestale. Proprio la mancanza nel sistema attuale di questo organismo, secondo i proponenti, ha determinato non pochi problemi pone nella certezza gestionale di una buona e moderna pianificazione forestale.<br /><br />L’Agenzia sarà dotata di un trust manageriale di elevata qualità che dovrà assicurare apporti tecnico-operativi, interventi promozionali, azioni di sostegno lungo i punti decisivi e critici dello ‘schema di funzioni e di azione' dell’agro-forestale. L’Agenzia dovrà inoltre contribuire a definire le ‘Linee guida regionali’, a costruire i Piani di assestamento forestale, i Piani di gestione comunale, e potrà assistere i Comuni nell’attività di messa in valore dei sistemi boschivi e di uso corretto dei prodotti del sottobosco. Tutto questo non appesantendo il bilancio, bensì ottimizzando i costi. Altro compito di primaria importanza consisterà nel fungere da ‘temporary agency’, ruolo questo centrato sulla definizione ed attuazione di un modello sperimentale di gestione dell’attuale offerta di lavoro forestale e di quel lavoro sociale o da reinserire che può essere coinvolto in progetti di politiche attive.La proposta infine prevede anche la ricerca dell’apporto di privati capaci di investire e di mobilitare risorse nell’ambito agroforestale e dell'utilizzo energetico-produttivo del sistema forestale, a mezzo di appositi sistemi pubblici di ricerca del contraente, anche con la previsione di idonei incentivi. Questa operazione, replicabile nel tempo, prevede una clausola sociale di salvaguardia del lavoro in carico ai bacini di manodopera locale.<br /><br />In precedenza la Commissione si era occupata del disegno di legge della Giunta regionale relativo alla “Disciplina per il controllo della fauna selvatica e fauna selvatica protetta, per la prevenzione e per l’indennizzo dei danni arrecati alla produzione agricola, al patrimonio agricolo e zootecnico della fauna selvatica e fauna selvatica protetta”.<br /><br />Ascoltati in audizione rappresentanti delle associazioni agricole, Cia e Copagri, Francesco Ricciardi, dirigente dell’Ufficio parchi, biodiversità e tutela della natura del Dipartimento Ambiente e Carlo Gilio della direzione generale dello stesso Dipartimento.<br /><br />“La questione dei danni causati dalla fauna selvatica – hanno detto i rappresentanti delle associazioni - è ormai una priorità per il settore agricolo e le misure attualmente in vigore sono insufficienti a risolvere l’emergenza dei danni provocati dagli animali selvatici. La convivenza tra la fauna selvatica e l’uomo comporta problemi, soprattutto negli areali in cui è molto sviluppata l’attività agricola. Maggiori problemi si hanno poi quando gli animali selvatici, in particolare gli ungulati, invadono i terreni adibiti a coltivazioni, o gli ormai frequentissimi attacchi da parte di lupi e altri canidi selvatici ad allevamenti di bestiame”.<br /><br />“Accogliamo con favore –ha detto Nicola Figliuolo della Cia – il disegno di legge della Giunta, quale strumento per venire incontro in maniera unitaria alle esigenze del mondo agricolo, ma è necessario riempire questa legge di contenuti soprattutto dal punto di vista finanziario. Per quanto ci riguarda –ha aggiunto- riteniamo non opportuno parlare di indennizzo, così come proposto nella legge, ma di risarcimento perché le colture di pregio altrimenti non sarebbero garantite da eventuali danni subiti dalla fauna selvatica. Rimane fondamentale, in tale contesto chiarire il ruolo dei dipartimenti Ambiente e Agricoltura ed accorpare, se possibile, alcune competenze in questo settore”.<br /><br />“Ci troviamo in un momento di eccezionalità –ha detto il presidente del Copagri, Nicola Minichino – gli agricoltori sono stanchi di presentare richieste di danni soprattutto per la eccessiva burocrazia nelle procedure ed è inoltre fondamentale prevedere interventi preventivi soprattutto relativi alla presenza di cinghiali”.<br /><br />Della necessità di trovare poste finanziarie sufficienti hanno parlato Ricciardi e Gilio del Dipartimento Ambiente. “Lo spirito della legge –hanno detto- è portare in equità la disequazione tra danno interno all’area protetta e all’area non protetta. Ad oggi, per quanto riguarda gli indennizzi, siamo fermi al 2012 ma è previsto un regolamento specifico per snellire l’iter burocratico. Il fulcro della nuova norma è la prevenzione per garantire la quale sono previste poste finanziarie”.<br /><br />Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Vito Giuzio, Carmine Miranda Castelgrande, Giannino Romaniello, Vincenzo Robortella.<br /><br />Ai lavori della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Francesco Pietrantuono, i consiglieri Vito Giuzio, Vito Santarsiero, Vincenzo Robortella e Carmine Miranda Castelgrande (Pd), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Gianni Leggieri (M5s), Francesco Mollica (Udc), Paolo Castelluccio (Pdl-Fi), Paolo Galante (Ri) e Gianni Rosa (Lb-Fdi).<br /><br />lc<br />