Comune Pz: Lavori consiliari, interviene il consigliere Guarente

“Credo che nel Consiglio comunale del 13 ottobre 2015, si sia scritta una delle pagine più squallide e ignobili della storia amministrativa della nostra città. Il centro sinistra infatti, ancora una volta, ha deciso di abbandonare l’aula per evitare che si discutessero importanti mozioni e interrogazioni che da tempo, ormai, aspettano una risposta per tentare di trovare una soluzione a problemi che non possono più essere rimandati”: questo il parere del consigliere comunale del gruppo ‘Liberiamo la città’, Mario Guarente. “Mi duole sottolineare, inoltre, che per una bassa ripicca politica è stata anche bocciata – sempre dai partiti riconducibili alla coalizione di centro sinistra – una mozione da me proposta e tesa a favorire l’adozione dei cani randagi in cambio di uno sgravio di 400 euro su alcune imposte comunali. La proposta in oggetto – prosegue il consigliere – prendeva spunto da simili iniziative già adottate con successo da alcuni Comuni lucani e italiani e lo sgravio avrebbe comportato, paradossalmente, un risparmio per l’Ente: poiché ogni randagio ospitato nel canile comunale costa al Comune circa 540 euro annui, applicando lo sgravio di cui ho parlato poco più sopra in cambio dell’adozione, l’Ente avrebbe raggiunto due obiettivi: la riduzione dei randagi nella città e un risparmio di circa 140 euro per ogni cane adottato. Per uno squallido ostruzionismo politico, invece, il centro sinistra ha impedito alla città di intraprendere un percorso virtuoso finalizzato a risolvere, almeno parzialmente, l’annoso problema dei randagi nella città di Potenza. Ciò che mi ha lasciato più perplesso e amareggiato, però, sono state le accuse di ‘plagio’ indirizzate alla mia persona da un collega Consigliere del gruppo ‘Insieme si Cambia’ per aver “copiato” – a detta sua – una proposta già contenuta in un fantomatico protocollo siglato tra Comune e Università di cui nessuno è stato reso edotto né in Commissione né in Consiglio. A quel collega, al gruppo ‘Insieme si cambia’ e ai colleghi del centro sinistra che in una prima fase del dibattito si sono complimentati per la proposta da me avanzata (salvo poi ravvedersi in fase di votazione) mi preme ricordare che da verbali la proposta di adozione dei randagi da me avanzata risulta presentata nella VI Commissione il 5 maggio 2015, iscritta all’ordine del giorno del 25 maggio 2015, reinserita nell’ordine del giorno del 3 giugno 2015 e discussa il 10 giugno 2015. A questo è seguita formale richiesta di parere, così come da prassi, all’Unità di direzione Bilancio e Finanze del Comune inoltrata, senza mai ricevere risposta in merito, il 29 giugno 2015 e il 13 luglio 2015. Da qui la scelta di proporla sottoforma di ‘Mozione’ in Consiglio per far sì che si desse una svolta. Appare strano, quindi, che il collega in sei mesi non abbia pensato di rivendicare una primogenitura nelle sedi deputate (le Commissioni competenti) in cui più volte non solo avevamo avuto modo di confrontarci con i componenti, ma anche alla presenza delle Associazioni dei volontari che si occupano del randagismo e con i gestori del canile comunale, che avevano ritenuto molto interessante e risolutivo l’incentivo all’adozione. A quei colleghi, quindi, mi preme ricordare che ‘Insieme si Cambia’ non può essere solo il nome di un gruppo consiliare o uno slogan da campagna elettorale, ma un monito che deve indurre tutti a favorire l’adozione di pratiche risolutive dei problemi. Al centro sinistra, in conclusione, va il mio monito: il Comune di Potenza e i cittadini non possono più tollerare atteggiamenti tesi a ostacolare il percorso della macchina amministrativa. Ai potentini, infatti, poco interessano le dinamiche dei partiti, le date dei congressi o le lotte tra correnti per i posizionamenti nella giunta comunale o regionale. A essi, soprattutto coloro che militano in quei partiti che hanno determinato il drammatico stato economico in cui versa l’Ente (con tutte le conseguenze che ne sono derivate), dovrebbero dimostrare di agire nell’interesse della collettività altrimenti si corre il rischio di passare per quelli che ‘Insieme si Cambia’ solo il volto di chi siede sullo scranno consiliare, ma nella sostanza di continuare a perpetuare una politichetta che la nostra città non può più permettersi” termina Guarente.

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