Politiche gestione rifiuti, audizione in seconda Commissione

Ascoltato il dirigente dell’ufficio Prevenzione e Controllo ambientale del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, Salvatore Gravino

Continua in seconda Commissione (Bilancio e Programmazione) l&rsquo;esame dello stato di attuazione delle politiche regionali per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. L&rsquo;organismo, presieduto da Gianni Rosa (Lb-Fdi), nell&rsquo;ambito dell&rsquo;attivit&agrave; di controllo, verifica e monitoraggio, ha ascoltato il dirigente dell&rsquo; ufficio Prevenzione e Controllo ambientale del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, Salvatore Gravino.<br /><br />&ldquo;Siamo giunti alla fase conclusiva per il nuovo Piano di gestione dei rifiuti. Si &egrave; proceduto all&rsquo;affidamento dell&rsquo;appalto per la sua redazione ed &egrave; stata avviata l&rsquo;attivit&agrave;&rdquo;. Cos&igrave; ha esordito il Gravino sottolineando che &ldquo;si &egrave; nella fase di acquisizione dei dati relativi ai flussi dei rifiuti in regione e il cronoprogramma si sta rispettando, entro sei mesi dovrebbe essere conclusa la procedura. Allo stato attuale quasi tutti gli impianti si trovano in condizioni di gestione non ottimali, quindi in condizioni di affanno dal momento che la nostra regione non dispone di sufficienti capacit&agrave; di trattamento e/o smaltimento di rifiuti solidi urbani&rdquo;.<br /><br />Gravino ha, quindi, tracciato un quadro della situazione attuale delle piattaforme di gestione dei rifiuti sia per la provincia di Potenza che per quella di Matera, evidenziando che il problema non &egrave; solo di flussi di rifiuti ma di tempo di vita dell&rsquo;intera impiantistica di accoglimento – trattamento.<br /><br />&ldquo;Per evitare il blocco del sistema &ndash; ha aggiunto &ndash; &egrave; indispensabile, mettere in campo azioni tese a garantire il rapido utilizzo delle volumetrie disponibili gi&agrave; assentite. La difficolt&agrave; negli impianti sar&agrave; acuita perch&eacute; l&rsquo;impianto di incenerimento di Rendina ambiente, ex Fenice, esaurir&agrave; la sua capacit&agrave; a breve avendo smaltito le 30 mila tonnellate annue previste. La Provincia di Potenza, a differenza di quella di Matera,&nbsp; si serve di questo impianto solo per bruciare la frazione secca (sopravaglio). In provincia di Matera, invece &egrave; attivo al momento solo l&rsquo;impianto di Pisticci, che lavora a pieno ritmo, mentre altri impianti sono fermi per esaurimento dei volumi. Altri due sono in procinto di avviarsi, quello di Tricarico e quello di Colobraro. Anche Pomarico &egrave; fermo per esaurimento dei volumi ed il sindaco di questo centro ha garantito la riprogettazione per l&rsquo;ampliamento volumetrico.&nbsp; Gli uffici stanno premendo affinch&eacute; i Comuni che dispongono di piattaforme accelerino l&rsquo;iter autorizzativo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per quanto concerne la citt&agrave; di Matera, per l&rsquo;impianto di La Martella &ndash; ha detto Gravino – &egrave; necessario trovare soluzioni per riattivare il trattamento di vagliatura. Resta il problema del secco per la provincia di Potenza&nbsp; con gli impianti di Atella e Sant&rsquo;Arcangelo che oggi funzionano correttamente, separando il secco dall&rsquo;umido e trasferendo il secco all&rsquo;impianto ex Fenice. Con il fermo temporaneo di quest&rsquo;ultimo si potr&agrave; scaricare il sopravaglio direttamente in discarica con conseguente aumento del volume occupato o individuare ditte private che possano prendere a recupero il materiale secco&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ci stiamo avviando in ogni caso &ndash; ha aggiunto il dirigente – verso una gestione virtuosa della raccolta differenziata sul territorio regionale, grazie ai finanziamenti del&nbsp; Ministero dell&rsquo;Ambiente. Due gli ambiti prioritari di intervento individuati: l&rsquo;area metropolitana delle due citt&agrave; capoluogo di Potenza e Matera. L&rsquo;implementazione di un sistema di raccolta differenziata spinta &lsquo;porta a porta&rsquo; consentir&agrave;, infatti, di intercettare una vasta popolazione e di coprire geograficamente quasi tutto il territorio. In Basilicata attualmente la raccolta differenziata &egrave; al 30 per cento e le criticit&agrave; si riscontrano soprattutto nelle citt&agrave; di Potenza e Matera che, in ogni caso, dopo le sollecitazioni di questo ultimo periodo, hanno accelerato la realizzazione del progetto. Entro il 31 dicembre 2016 l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di arrivare al 65 per cento di raccolta differenziata&rdquo;.<br /><br />Dalle riflessioni dei consiglieri presenti (sono intervenuti&nbsp; Romaniello, Benedetto, Pace, Pietrantuono, Giuzio, Napoli e il presidente Rosa) &egrave; emersa la necessit&agrave; di conoscere i tempi di reale adozione del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti e le criticit&agrave; che non hanno consentito ancora di attuare a pieno regime quello in essere, al fine di non ripetere gli stessi errori nel futuro. Sono state sottolineate anche l&rsquo;esigenza di ricorrere all&rsquo;eventuale commissariamento l&igrave; dove i Comuni risultano inadempienti e di monitorare la realizzazione effettiva delle percentuali di raccolta differenziata.<br /><br />Ai lavori erano presenti, oltre al presidente Rosa (Lb-Fdi), i consiglieri&nbsp; Galante (Ri), Giuzio, Polese&nbsp; e Miranda Castelgrande (Pd), Bradascio (Pp), Romaniello e Pace (Gm), Napoli (Pdl-Fi), Pietrantuono (Psi), Benedetto (Cd), e Mollica (Udc).<br /><br />L.C.<br />

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