Una mozione per chiedere al Consiglio comunale di impegnare Giunta e Sindaco a “intraprendere, nella propria competenza, tutte le azioni di pressione volte a promuovere, nell’ambito del Consiglio Europeo, il ritiro del governo italiano dal TTIP (Partenariato Trans¬Atlantico su commercio e investimenti) o, in subordine, alla non approvazione del medesimo da parte del Parlamento Europeo”. Questa l’iniziativa del capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio comunale, Savino Gianizzari. “Nel giugno 2013, il presidente degli Stati Uniti Obama e il presidente della Commissione europea Barroso hanno lanciato ufficialmente i negoziati per concretizzare il TTIP, – ricorda Giannizzari – negoziati che sono tuttora in corso, nella più totale opacità e segretezza, con l'obiettivo di concluderne l'iter entro la fine del 2015. Obiettivo prioritario di tale Partenariato – sempre secondo il consigliere – è l'eliminazione di tutte le ‘barriere non tariffarie’, intese come le normative che limitano la piena libertà d'investimento e i profitti potenzialmente realizzabili dalle società transnazionali a est ed ovest dell'oceano Atlantico. Il Partenariato in corso di negoziazione prevede addirittura per gli investitori transnazionali il diritto di citare in giudizio, presso un tribunale arbitrale creato ad hoc (ISDS, Investor¬State Dispute Settlement) i governi sovrani e le autorità locali, qualora le loro società subissero perdite, anche potenziali, di profitti in seguito a decisioni di politica pubblica adottate dalle autorità medesime. Le cosiddette ‘barriere non tariffarie’ altro non sono che norme volte alla tutela dei diritti di lavoratori e cittadini, alla salvaguardia dei beni comuni, alla garanzia di standard per la sicurezza alimentare, per la tutela dell'ambiente e della dignità sociale. Il programma di deregolamentazione previsto dal TTIP mira a creare nuovi mercati, con l’apertura alla concorrenza di imprese transnazionali dei servizi pubblici e dei contratti per appalti governativi, minacciando di provocare un’ulteriore ondata di privatizzazioni in settori chiave come la sanità e l’istruzione. L'assoluta segretezza con cui vengono condotti i negoziati, senza prevedere alcun coinvolgimento delle popolazioni, né delle istituzioni che a tutti i livelli le rappresentano, costituisce un preciso attacco al diritto che i cittadini e le comunità locali hanno, di conoscere i termini e le conseguenze di tali negoziati per potersi pronunciare nel merito. Il diritto degli investitori transnazionali a citare in giudizio i governi e le autorità locali, in seguito all'approvazione di norme e/o delibere di interesse generale che potrebbero pregiudicarne i profitti, costituisce un gravissimo “vulnus” democratico, un'inaccettabile compressione dell'autonomia delle autorità pubbliche ed un'azione destrutturante sulla coesione sociale delle comunità territoriali. Per tutti questi motivi, chiediamo anche – conclude il consigliere M5S di promuovere azioni di sensibilizzazione e mobilitazione contro il TTIP presso i cittadini del nostro territorio e tutti gli altri Enti locali, in virtù del fatto che questo trattato lede, tra gli altri, il principio costituzionale della sovranità delle autonomie locali, e di inviare la presente deliberazione all'Anci, al Consiglio Regionale, al Consiglio dei Ministri, al Parlamento Italiano ed Europeo e alla Commissione Europea”.
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