“Credo che possano essere due principalmente i “messaggi” che i cattolici impegnati in politica debbano trasmettere alla nostra comunità per la Pasqua 2015: vincere il male con il bene, che significa non limitarsi all’indignazione “passeggera” per il continuo massacro di cristiani (ultimo episodio nell’università nel Kenya) perché nessuna vera religione può giustificare la violenza e ritrovare la radice del nostro essere nella famiglia che vuol dire rafforzare ogni impegno per difendere la famiglia specie quella che vive il quotidiano disagio sociale”. Lo sostiene il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza.
“E’ questa una Pasqua singolare. Crescono la violenza nei confronti degli innocenti, come è avvenuto per gli italiani a Tunisi, e la povertà. Contrastare la povertà – aggiunge Potenza – non può essere un compito da affidare solo alla Giunta e al Consiglio Regionali. Deve diventare un impegno di tutti e una famiglia deve accorgersi che è tale in una famiglia più ampia: la Chiesa, la parrocchia, l’associazione e l’impegno politico. La società civile – continua – si trova oggi all’interno di un complesso processo culturale che mostra la fine di un’epoca e l’incertezza per la nuova che emerge all’orizzonte. Le grandi conquiste di cui si è spettatori provocano a verificare il positivo cammino che l’umanità ha compiuto nel progresso e nell’acquisizione di condizioni di vita più umane. La crescita di responsabilità nei confronti di Paesi ancora in via di sviluppo è certamente un segno di grande rilievo, che mostra la crescente sensibilità per il bene comune. Insieme a questo, comunque, non è possibile sottacere i gravi pericoli a cui alcune tendenze culturali vorrebbero orientare le legislazioni e, di conseguenza, i comportamenti delle future generazioni".
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