Le Segreterie Regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl comunicano in una nota che "nella seduta del Consiglio Regionale programmata per domani martedì 27 ottobre, il disegno di legge regionale n.66/2015, recante le disposizioni per il riordino delle funzioni provinciali in attuazione della L.56/2014, appena passato al vaglio della Commissione competente, sarà convertito in legge. In detta occasione, dalle ore 16,30, i dipendenti delle ex Province di Potenza e Matera seguiranno i lavori del Consiglio, con un proprio presidio davanti alla Regione Basilicata, a testimonianza della chiusura di quella che è stata solo una prima, lunga e laboriosa fase del processo di riforma in Basilicata".
Le organizzazioni sindacali danno atto "dell’importante sforzo compiuto dalla Regione nel garantire la copertura economica per il trasferimento del personale provinciale in sovrannumero e per la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi, ma sono consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga e in salita. Dopo questo primo importante traguardo, la Regione dovrà, infatti, accelerare la costituzione dell’Agenzia regionale in materia di formazione, lavoro e transizioni nella vita attiva per il pieno completamento del processo di riordino". I sindacati chiedono perciò al Consiglio Regionale "di integrare il DDL licenziato dalla prima Commissione Consiliare affinché venga previsto anche per il personale destinato alla costituenda Agenzia Regionale la ricollocazione presso il ruolo unico regionale" e "di prevedere nel testo di legge l’assorbimento immediato nei ruoli organici della Regione anche del personale attestato alla funzione del trasporto pubblico e privato, con successiva assegnazione funzionale alle Province per l’esercizio della delega fino alla sua scadenza".
"E' necessario – concludono – non perdere tempo e continuare a dare un’ ulteriore spinta al processo di riforma affinché tutti i dipendenti provinciali in sovrannumero, già in fase di inserimento sul portale ministeriale per la mobilità, possano quanto prima essere concretamente ricollocati, con la cessione dei contratti di lavoro, e dunque sottratti agli automatismi di incrocio domanda/offerta di mobilità previsti dal Ministero, che nulla hanno a che fare con la tutela delle condizioni personali e professionali delle lavoratrici e dei lavoratori provinciali".
bas 02