Il consigliere M5s: “Finalmente dopo un anno si discuterà la mozione presentata sulle zone Sin con la quale si chiede un intervento mirato e destinato alla prioritaria tutela dei cittadini con un monitoraggio dei residenti nei Comuni interessati”
“La lentezza con cui procedono i lavori presso il Consiglio regionale della Basilicata ha dell’incredibile e dimostra in maniera lampante tutte le mancanze della maggioranza e i ritardi del Pd rispetto a temi di grande importanza. In effetti, mentre il Pd lucano è alle prese con le sue lotte interne e con le diatribe tra correnti e correntine, l’attività consiliare stenta a decollare e si limita all’ordinaria amministrazione”. E’ quanto affermato dal portavoce regionale del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri.<br /><br />“La continua indisponibilità degli assessori e dello stesso Presidente della Giunta – continua Leggieri – la mancanza di risposte da parte degli uffici, la mancanza sistematica del numero legale a causa della incapacità della maggioranza di raggiungere un accordo sulle questioni all’ordine del giorno, determina lungaggini inaccettabili. Così accade che una mozione presentata 1 anno e quattro mesi or sono, venga calendarizzata per il Consiglio regionale del 6 ottobre con la speranza di poter essere discussa e votata”.<br /><br />“E’ il caso – precisa Leggieri – della mozione presentata dal Movimento 5 Stelle Basilicata e relativa alle aree Sin, ovvero quelle aree contaminate molto estese classificate più pericolose dallo Stato italiano e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitate danni ambientali e sanitari. Si tratta di aree in cui sono presenti diverse tipologie di contaminanti: diossine, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti; solventi organo clorurati e policlorobifenili. Le due aree – aggiunge il consigliere – sono quelle di Tito e Val Basento e sono state dichiarate contaminate già nel 2002/2003, più di 10 anni fa. Dieci anni passati senza che nessuno facesse nulla per procedere alla bonifica della zona. Nel frattempo, le aree sin di Tito e Val Basento continuano a inquinare. I dati sulle ultime Conferenze di Servizi infatti parlano chiaro: la contaminazione di falde e suoli è drammatica”.<br /><br />“Ebbene con la mozione si chiede un intervento mirato e destinato alla prioritaria tutela dei cittadini attraverso un monitoraggio dei residenti nei Comuni interessati dal perimetro dei Sin e attraverso uno screening sanitario preciso e opportuno. Speriamo – conclude Leggieri – che nel Consiglio regionale di martedì 6 ottobre qualcuno nella maggioranza si renda conto dell’importanza della questione affrontata nella mozione e decida di esprimere un voto di coscienza”.<br />