“Dissesto ‘Sì’ dissesto ‘no’, la diatriba è da tempo superata e anche chi continua a specularci è, a sua volta, consapevole che non ha più senso discuterne. Le dichiarazioni del Procuratore Regionale della Corte dei Conti – sostiene in una sua nota il consigliere comunale di fratelli d’Italia, Giuseppe Giuzio – in ogni caso, ove fosse stato necessario, mettono una volta per tutte la parola fine alla querelle: è indubbio che le responsabilità del fallimento politico e amministrativo del Comune di Potenza sono tutte da imputare, indiscutibilmente, alla “mala gestio” di chi ha governato nel ventennio ante De Luca. “Gestione patologica, violazioni, anomalie” queste parole racchiuse in documenti ufficiali della Corte dei Conti evidenziano in modo sintetico ma forte, la scellerata gestione amministrativa consumata per anni facendo ben comprendere la condizione in cui è stata abbandonata la Città. In modo "bipartisan" in Consiglio comunale è stato dato atto che la dichiarazione di dissesto non poteva essere rimandata e sottacerla, avrebbe significato continuare a mistificare la realtà e ad aggravare la situazione. Il dissesto era insito nella enorme debitoria accumulata negli anni forse anche per costruire, in un modo o un altro, filiere clientelari, sperando di continuare, indisturbati, a gestire il potere: si è consentito scriteriatamente che il capoluogo precipitasse, senza alcun paracadute, nel baratro in cui oggi si trova. Le responsabilità nel tempo vanno addebitate soprattutto alle maggioranze di centro sinistra che si sono succedute, ma non sono esenti da colpe, seppur di diversa natura anche le opposizioni che non hanno esercitato, fino in fondo, il ruolo di controllo. Tanto lo si evince chiaramente, anche, dall'esegesi che vecchi consiglieri – fortunatamente molti messi a riposo dagli elettori – si affannano a fare della dichiarazione di dissesto: quasi all'unisono la considerano una scelta irresponsabile invece che una presa d'atto di una situazione, ormai irreversibile. Non va scordato che la magistratura contabile ha in più occasioni evidenziato che il default era in corso sin dall'anno 2012. Si è intrapreso il percorso di ricostruzione del tessuto sociale, economico e culturale della città tutto ispirato dai principi di discontinuità e legalità. Le scelte vanno fatte senza timore, con il coraggio, la determinazione e la consapevolezza di dover affrontare e risolvere le problematicità che la grave crisi economica in atto – frutto di anni di sottomissione e sfruttamento del popolo potentino – di volta in volta ci presenterà.
Giocare sulla pelle dei cittadini che nulla chiedono alla politica se non correttezza e buona amministrazione è attività di poco pregio. Si è voltato pagina, ora è essenziale continuare con fermezza il percorso intrapreso tutto volto al risanamento e riequilibrio dei conti senza però trascurare la crescita del tessuto economico e l'occupazione e lo si farà a dispetto di tutto e tutti” conclude Giuzio.
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