Il capogruppo Napoli e il consigliere Castelluccio hanno illustrato alla stampa la proposta di legge sull’istituzione del farmacista di dipartimento
“La spesa farmaceutica ospedaliera in Basilicata ha fatto registrare nel 2013 uno sforamento del 4% (oltre la soglia nazionale) che in termini di risorse aggiuntive equivale a 5,2 milioni di euro e nei primi sette mesi del 2014 uno del 4,6% che comporta una maggiore spesa di oltre 7 milioni di euro”. Partendo da questi dati gli esponenti di Fi in Consiglio regionale, il capogruppo Michele Napoli e il consigliere regionale Paolo Castelluccio, hanno presentato questa mattina alla stampa le loro proposte tese al contenimento della spesa farmaceutica ospedaliera che “continua a far registrare picchi di spesa altissimi e ingiustificati, che gravano pesantemente sul bilancio regionale e a una migliore efficienza ed efficacia del servizio di farmaceutica ospedaliera”. Napoli si è soffermato sui migliori dati per quanto concerne la spesa farmaceutica territoriale nel 2013 e nei primi sette mesi del 2014 che si è mantenuta al di sotto del limite disposto dalla legge, facendo notare che “non sono frutto di virtuosismi gestionali del sistema sanitario regionale ma il risultato dell’incremento del ticket imposto ai cittadini lucani. Nessuna abilità, dunque, l’unica capacità acclarata è quella di essere riusciti a mettere pesantemente le mani nelle tasche dei lucani”.<br /><br />“Sono dati che dimostrano in maniera evidente – ha affermato Napoli – che vi è bisogno di un’ operazione verità sui conti della sanità regionale nel senso che il 'virtuosismo' della Basilicata ha una semplice motivazione: il ripiano si effettua attingendo dalle royalties del petrolio come accade ogni anno (nel 2011 ben 46 milioni di euro e 6 milioni di euro nell’ultimo bilancio) a cui aggiungere i ripiani annuali dei deficit delle ex Asl oggi Asm e Asp”. “E’ evidente che occorre mettere in atto misure di razionalizzazione e di miglioramento di prestazioni all’utenza – ha continuato Napoli – razionalizzazione che permetterebbe di mettere a segno nuove iniziative e la nostra proposta sull’istituzione del farmacista di dipartimento va proprio in questa direzione. Una nuova figura che andrebbe a realizzare un doppio obiettivo: determinare significativi vantaggi al paziente con una chiara informativa sugli effetti dei farmaci e un risparmio al sistema sanitario regionale grazie ad un uso più efficiente delle risorse. Una figura professionale che andrebbe ad affiancare il medico nella gestione della terapia farmacologica, contribuendo alla prevenzione degli errori in terapia, intervenendo sulla scelta dei dosaggi, tempi e modalità di somministrazione dei farmaci, coadiuvando la scelta sulla dieta da seguire durante la fase di ospedalizzazione, monitorando l’andamento terapeutico”.<br /><br />Nella relazione che accompagna la proposta di legge si fa riferimento a quanto affermato dal professor Marco Venturini, Presidente dell’Associazione italiana di Oncologia medica rispetto all’introduzione del farmacista di dipartimento, realtà affermata negli Stati Uniti e in Inghilterra che “permetterebbe, attraverso una gestione più oculata del farmaco, di abbattere del 30% la possibilità di errori come gli scambi di medicinali tra un paziente e l’altro”.<br /><br />Il farmacista di dipartimento, viene esplicitato ancora nella proposta, tra gli altri compiti avrebbe anche quello di tenere sott’occhio eventuali interazioni farmacologiche nella terapia dei pazienti e di informarli al momento delle dimissioni su alcune modalità di prescrizione degli stessi farmaci.<br /><br />“Non sfugga in proposito – ha aggiunto Paolo Castelluccio – che lo spreco dei medicinali avviene anche a casa dove, come è noto, dopo acquisti in quantità non necessarie, molti medicinali sono inutilizzati da anni. Ma il farmacista di dipartimento risponde ad una logica di maggior respiro: contribuire a realizzare una maggiore sicurezza per il cittadino mentre – ha continuato Castelluccio – un altro aspetto sul quale Forza Italia intende sviluppare un’iniziativa specifica riguarda la brutta e diffusa consuetudine di medici di famiglia e pediatri di comunicare via telefono ai propri assistiti i farmaci e le dosi in somministrazione”.<br />Per i consiglieri di Forza Italia in sintesi “trattamenti mirati, dosaggi targhettizzati, monitoraggio del rapporto costo-efficacia del farmaco sono esigenze imprescindibili per la sostenibilità del nostro sistema sanitario”. <br />Potenza, 27 gennaio 2015<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />