Pisani (Uil Fpl) su chiusura punti nascita

Quello della chiusura dei punti nascita è un tema molto dibattuto in questi ultimi tempi, in cui i tagli ai budget e le esigenze diverse si scontrano e si confrontano. Ci troviamo di fronte a uno di quei drammatici conflitti tra salute e lavoro. Lo afferma in una nota il segretario regionale della Uil Fpl, Raffaele Pisani. La chiusura di alcuni punti nascita afferenti all’ASP, prevista dal disegno di legge- continua – è da un lato a tutela della mamma e del bambino, ma dall'altro significa che molte partorienti dovranno spostarsi di chilometri per poter partorire e molti operatori del settore potranno rischiare una deprofessionalizzazione nonché una mobilitazione coatta. Certamente centri nascita più grandi offrono garanzie maggiori a madre e bambino: più personale, più attrezzature e forse più formazione continua per gli addetti. E su questo occorre fare un analisi più seria per capire su quali leve intervenire. Ma il diritto alla tutela della salute e del lavoro è un tema centrale nello sviluppo della qualità della vita di un territorio e dei suoi abitanti che non può essere sacrificato alla sola logica dei numeri. Pertanto la Uil Fpl-conclude – ritiene necessario aprire una discussione per individuare soluzioni che siano scevre da strumentalizzazioni. Nel contempo va garantita l’assoluta sicurezza rispetto alla qualità dell’assistenza erogata.

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