Giansanti (Psi) su situazione industria metalmeccanica lucana

“La crisi economica che stiamo vivendo ha posto a durissima prova anche il sistema produttivo lucano”, che è “fragile e particolarmente vulnerabile, composto in larga parte da imprese artigiane di piccole e medie dimensioni e da insediamenti industriali legati all'automotive”.
E’ quanto afferma in un comunicato il segretario provinciale di Potenza del Psi, Nicola Giansanti, per il quale “solo attraverso investimenti in innovazione e ricerca si potrà ripartire in modo competitivo non appena la domanda di consumi ritornerà a crescere”. Giansanti mette in evidenza l’operato della Sata di Melfi, “che ha saputo approfittare del momento di crisi economica investendo in innovazione tecnologica e diversificando i propri prodotti”. “In tale ambito – ha sottolineato Giansanti – un ulteriore contributo potrà darlo il campus di ricerca finanziato dalla regione Basilicata. Ma bisognerà mettere a sistema lo stabilimento lucano con gli altri stabilimenti del Sud ed in questo concordo pienamente con quanto affermato nei giorni scorsi dal neoeletto segretario della Uilm lucana, Marco Lomio. Bisogna avere la capacità di creare le condizioni affinché l'automotive in Basilicata non sia solo luogo di produzione, ma anche e soprattutto di studio e di ricerca. Bisogna spingere – ha detto ancora – affinché negli stabilimenti lucani della Sata e dell'indotto si producano oltre ai due nuovi modelli previsti, La 500xl e la nuova Jeep, anche un terzo modello capace di saturare la capacità produttiva degli impianti”.
Giansanti, infine, ha invitato “il Presidente della Regione e la sua giunta a riservare una diversa attenzione a tale settore, con la convinzione che la Basilicata non è solo petrolio”.

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