"Se le notizie apparse oggi sui media relativamente al bonus carburante fossero vere (accordo raggiunto o quasi tra Regione e Governo) il Presidente Pittella o chi per lui si sarebbe assunto una gravissima responsabilità, nel merito e nel metodo, azzerando di fatto il tavolo a Roma presso il Mise con le parti sociali e soprattutto facendo l'opposto di quanto detto a Potenza e di quanto ci si era impegnati a fare: cioè battersi tutti insieme per destinare le risorse del bonus carburante a favore di interventi per il sociale e per combattere il dissesto idrogeologico che sta facendo sprofondare letteralmente la Basilicata. Il tutto secondo il principio che devono essere i lucani a decidere come spendere le proprie risorse. Mi auguro di cuore che così non sia e che il Presidente smentisca tutto". Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, Segretario Generale del Cgil Basilicata.
"Il Presidente Pittella si era del resto impegnato pubblicamente insieme al Ministro Guidi – aggiunge Genovesi – a riconvocare il tavolo a Potenza un mese dopo il primo incontro (avvenuto il 4 giugno), quindi più o meno in questi giorni. Il Presidente Pittella si era impegnato in tutte le sedi pubbliche e di confronto a sostenere la proposta di cambiare la destinazione del 3% delle Royalties da un bonus carburante per i soli patentati, indipendentemente dal reddito, ad interventi di sostegno per l'inclusione sociale e per interventi contro il dissesto idro geologico, evidenziando l'urgenza di operare tali scelte vista la grave crisi (del resto il Governo Renzi e' ormai famoso per la sua velocità e per il numero di decreti legge che emana ad ogni Consiglio dei Ministri). E di farlo secondo quello spirito lucano di "stare tutti insieme per rivendicare, nei confronti del Governo, quanto ci spetta come Basilicata". Invece, se le notizie fossero confermate, sarebbe avvenuto tutto il contrario. Nel metodo, con una trattativa parallela e segreta tra Presidenza della Regione e Ministero, alle spalle del tavolo tecnico convocato al Mise con le parti sociali dove ci eravamo lasciati con una posizione unica, Regione, imprese, sindacati. Nel merito, perché ovviamente è chiaro cosa potrebbe succedere: una politica del "carciofo" fatta di stop and go”.
"Infine – conclude Genovesi – una richiesta tutta politica e confidando che le notizie apparse non siano vere e che nessun accordo è stato fatto in "segrete stanze": la Giunta Regionale respinga ogni ipotesi di mantenimento della carta carburante così come è, dica chiaramente che la norma va cambiata e chieda un decreto al Governo, come prova di buona e reale volontà di valorizzare da subito la Basilicata. Siano i deputati della destra a spiegare scelte stupide ed egoistiche, che mettono la propaganda prima dei problemi veri della gente e dei più bisognosi".
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