La prima Commissione consiliare ha deciso di rinviare l’esame delle domande per l’elezione a Difensore civico alla prossima seduta dell’organismo consiliare che si terrà martedì 8 luglio, alle ore 9.30, presso il parlamentino del Consiglio regionale
Trenta le domande presentate, quattro quelle escluse: questi i dati giunti in prima Commissione consiliare (Affari istituzionali) presieduta dal consigliere Vito Santarsiero (Pd) che ha sottolineato come “l’esigenza della convocazione dell’organismo consiliare è dettata dal fatto che il possesso dei requisiti di coloro i quali hanno presentato la propria candidatura è accertato, così come recita la norma, dalla Commissione consiliare competente per questioni istituzionali”.<br /><br />Il Presidente ha, quindi, relazionato in merito all’articolo 13 della legge regionale n. 5 del 19 febbraio 2007 sulla “Nuova disciplina del Difensore civico”. L’articolo 13 elenca i requisiti richiesti per l’elezione. Il difensore civico è scelto tra i cittadini che, oltre al possesso dei requisiti per l’elezione a Consigliere Regionale a norma della Legge 23 aprile 1981, n.154 e del diploma di Laurea in discipline giuridiche, siano o siano stati: Professori ordinari di Università in materie giuridiche; Magistrati; Avvocati dello Stato; Avvocati patrocinanti in Cassazione; Dirigenti nella Pubblica Amministrazione.<br /><br />Il dibattito che ne è scaturito ha visto due posizioni divergenti: l’applicazione rigida della norma con la stretta osservanza della stessa, ovvero una maggiore flessibilità con una sua interpretazione più estensiva.<br /><br />Favorevoli all’acquisizione di un criterio che dia la possibilità alla Commissione di agire con più ampia discrezionalità, equiparando alla laurea in materia giuridiche i requisiti di indubbia conoscenza della materia concernente la pubblica amministrazione, anche in virtù del ruolo e del rapporto del Difensore civico con i cittadini, i consiglieri Mollica che ritiene di dover reintegrare chi è stato escluso perché privo di tale titolo, il consigliere Pace che ha richiamato la comprovata esperienza nella gestione della cosa pubblica e fatto riferimento ad un precedente che ha visto l’elezione a Difensore civico di un cittadino che non era in possesso del titolo di Laurea richiesto. Per il consigliere Perrino è bene fare una netta distinzione tra propria opinione ed interpretazione della norma che è una assoluta forzatura. Il consigliere Romaniello ha sottolineato la necessità di rivedere una norma sicuramente restrittiva di cui però, allo stato attuale, va tenuto conto, fermo restante l’importanza della professionalità nello svolgimento di un ruolo delicato quale quello del Difensore civico. Il consigliere Rosa ritiene che la Commissione possa esprimere una propria valutazione al di là del dettato legislativo, altrimenti basterebbe il parere dell’Ufficio competente. Per il consigliere Galante, viceversa, si viaggia su binari paralleli, ma con destinazioni diverse. Se esiste una legge va rispettata, anche perché, ragionando a parti invertite, va fatta un’altra valutazione di merito con il chiedersi quanti cittadini non hanno proposto la loro candidatura non avendo il prerequisito della laurea in materie giuridiche. Per il consigliere Spada (Pd) è appropriata una riflessione più esaustiva nel rispetto di una norma che è corretto rivisitare per la stessa natura del ruolo da svolgere, nella piena certezza e garanzia di tutela per i cittadini.<br /><br />Ribadita, quindi, la differenziazione tra valutazione tecnica e interpretazione più politica di un provvedimento che concerne l’elezione da parte del Consiglio regionale di una autorità monocratica preposta alla tutela non giurisdizionale dei diritti e degli interessi di persone fisiche, associazioni, formazioni sociali in relazione agli atti ed ai comportamenti della Pubblica Amministrazione.<br /><br />Alla fine del dibattito, il presidente Santarsiero ha ribadito l’opportunità di giungere ad un accordo tra le forze politiche il più partecipato possibile, per giungere in Consiglio regionale con una posizione condivisa almeno per i quattro quinti, quanto sono i suffragi necessari espressi dai consiglieri assegnati alla Regione per l’elezione al primo turno. Deciso, dunque, il rinvio dell’esame delle domande alla prossima seduta della Commissione, in concomitanza con l’analisi delle richieste pervenute per l’elezione del Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza .<br /><br />Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Vito Santarsiero (Pd), i consiglieri Luigi Bradascio (Pp), Paolo Galante (Ri), Francesco Mollica (Udc), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Giovanni Perrino (M5s), Giannino Romaniello (Sel), Aurelio Pace (Gm), Paolo Castelluccio (Fi), Francesco Pietrantuono (Psi), Achille Spada e Vincenzo Robortella (Pd).<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />