“Raccogliamo tutti i numerosi segnali d’allarme che ci vengono dalle nostre comunità locali e dai nostri territori”
“Da una parte la crisi alimenta sempre di più le diseguaglianze territoriali, come dimostrano i dati Svimez sulla povertà; dall’altra la spesa alimentare delle famiglie nel 2013 per effetto dell’ulteriore calo del 3,1 per cento ha raggiunto il minimo dall’inizio della crisi, secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base di dati Istat: l’emersione dal disagio sociale è dunque la nostra vera priorità”. A sostenerlo è la segreteria regionale della Basilicata di IdV.
“Raccogliamo – è scritto nella nota – tutti i numerosi segnali d’allarme che ci vengono dalle nostre comunità locali e dai nostri territori per spronare il Governo ad impegnarsi per mettere in campo i provvedimenti che servono al Paese. Abbiamo una responsabilità verso le famiglie che rinunciano all’acquisto di alimenti essenziali responsabilità alla quale non possiamo più sottrarci. Sono la nostra economia e la nostra crescita le priorità con le quali questo Governo dovrà confrontarsi e dimostrare di avere un concreto e reale piano di rilancio. La crisi ha modificato le abitudini degli italiani non per loro scelta ma perché mancano le possibilità. Per noi – sottolinea IdV – è ora di cambiare l’Italia, non il menù. E di intervenire concretamente, come ha annunciato di voler fare il Presidente Pittella, contro la povertà: dividendo cento famiglie meridionali in cinque classi da venti l'una dalle più ricche alle più povere, sottolinea Svimez, ''emerge che il 62% delle famiglie meridionali, cioè due su tre, appartengono alle classi più povere”. Allo scadere del Programma Copes (Cittadinanza Solidale) si deve guardare ad altro, al reddito minimo di cittadinanza”.
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