Si è conclusa oggi con un aggiornamento al 24 febbraio 2015 l’udienza preliminare (giudice Giuseppe Losardo) per l’esame dell’esposto presentato dal Comitato Nazionale degli iscritti della DC 1992-93 che chiama direttamente in causa Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, Gerardo Bianco, Angelino Alfano, e tanti altri che continuano ad usare il simbolo storico della DC. L’aggiornamento è motivato da problemi procedurali per l’ulteriore notifica agli interessati. Intanto si sono costituiti l’Udc (rappresentata da avvocati Galoppi e partner Roma) e il Movimento politico Libertas (rappresentato dallo studio avv. Morani Roma) mentre il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, in qualità di segretario del Ncd, ha rinunciato alla costituzione. Per il presidente del Comitato nazionale DC Giuseppe Potenza “i problemi procedurali riscontrati che riguardano la difficoltà di notifica ad alcuni soggetti politici interessati tra i quali il Cdu e la Dc di Angelo Sandri confermano la necessità di definire prima in forma giuridica e successivamente politica la rappresentanza della DC. Dal 1992 è accaduto infatti che in tanti si sono autonominati rappresentanti della DC o comunque hanno usato impropriamente il simbolo dello scudo crociato, individuando sedi solo formali e promuovendo iniziative sporadiche. Per questa ragione, come gli unici rappresentanti della DC perché iscritti al 1992-93 ci siamo posti il preciso obiettivo di riorganizzare il Partito, eleggendo gli organi nazionali, regionali, provinciali e locali, applicando fedelmente lo Statuto della D.C., ovviamente senza discostarci da quanto dettato dalle Sentenze che hanno contraddistinto la fine dell'iter giudiziario. Vi è l’esigenza quindi, di tutelare l’interesse pubblico sia nell’esercizio del diritto permanente di partecipazione (art. 49 Costituzione), sia la salvaguardia dei diritti ideali, politici, patrimoniali, degli associati al partito (art. 36 c.c.) che si sono visti privati illegittimamente delle loro prerogative”.