È molto diffusa la percezione che la qualità dell'assistenza sanitaria pubblica si vada riducendo, con punte di grave malcontento nelle regioni meridionali dove il 72% giudica inadeguati i servizi sanitari offerti dalla propria regione. È quanto emerge dal Monitor Biomedico 2014, l'indagine condotta periodicamente dal Censis che – a parere dell’ANISAP Basilicata – conferma la nostra indicazione: un miglioramento della qualità e delle performance della sanità, oltre che della sua sostenibilità, può essere prodotto attraverso una azione di rafforzamento della cosiddetta medicina del territorio, dalla medicina di base, alla assistenza domiciliare, alla prevenzione, alla diagnostica, alla riabilitazione. ”Il nostro sistema sanitario – sottolinea Antonio Flovilla, presidente ANISAP Basilicata – si trova ad affrontare due importanti sfide: l’innovazione e la sostenibilità finanziaria e strutturale del sistema. Solo una visione ampia che superi i confini della sanità può considerare correttamente i benefici del settore della sanità e della salute dei cittadini anche in altri ambiti (economico, produttivo e sociale). L’evoluzione del nostro SSN non può prescindere da un approccio nuovo, più integrato, che va da una ri-definizione delle prestazioni e dei servizi offerti dal sistema e una riallocazione delle risorse disponibili in funzione delle priorità individuate, alla digitalizzazione delle attività e l’utilizzo delle informazioni per offrire ai pazienti servizi ad alto valore aggiunto".