“Leggiamo delle dichiarazioni da parte di esponenti di Forza Italia che forse scoprono solo oggi che la maggioranza che sosterrà il prossimo governo Renzi è una maggioranza parlamentare composita e plurale. Se capiamo bene tra le righe c’è un appello al presidente incaricato Renzi di riaccogliere anche il partito di Berlusconi nella maggioranza politica che sosterrà il governo”. Lo dichiara Angelo Sanza, dell’Ufficio di presidenza di Centro democratico.
“A noi parrebbe una pazzia perché significherebbe tornare esattamente alla maggioranza di dieci mesi fa che ha bloccato e reso vano lo sforzo di governo di Enrico Letta. Altro il discorso sulle riforme costituzionali, che come prescrive la Carta, devono essere il frutto di ampie convergenze. Le sirene berlusconiane insomma non meritano ascolto dopo aver già indotto più volte il Paese e il governo fuori strada”.
“Quello che si appresta a formare Renzi – continua Sanza – è dunque un governo che noi consideriamo assolutamente utile per la dimensione di speranza che ha creato nel Paese ma soprattutto per la prospettiva di legislatura che si dà”. “Abbiamo presentato un documento in 7 punti che parte dal tema del collegamento tra riforme istituzionali e legge elettorale che riteniamo non possano essere che conseguenti: Europa e Mediterraneo, semplificazioni, lavoro (staffetta generazionale) e Mezzogiorno, riforma fiscale, lobbismo e conflitti di interessi e infine centralizzazione degli appalti nella spesa pubblica. E tra i punti c’è la staffetta generazionale, sulla base del testo della mozione del 20 giugno 2013 e dell’ordine del giorno del 20 dicembre 2013 approvati dal Parlamento su iniziativa del Centro Democratico, nei confronti della quale Matteo Renzi ha mostrato il massimo interesse”.
“Speriamo – conclude Sanza – che il futuro esecutivo-Renzi, a differenza di quello precedente, nel quale il ministro Giovannini pure aveva valutato positivamente la nostra iniziativa, ponga in essere rapidamente tutte le ipotesi, attraverso leggi già esistenti e nuove da emanare, riconducibili, a costo molto molto limitato, al modello di staffetta generazionale che il Parlamento ha già approvato nella mozione presentata da Centro democratico”.
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