Tribunali minori, ok della Cassazione al referendum bis

Alfonso Ernesto Navazio, Presidente Comitato pro referendum sulla geografia giudiziaria Melfi informa dell’ok della Cassazione alla richiesta di referendum-bis presentata da Regioni e comitati determinati a far pronunciare il popolo italiano sulla contestata riforma della geografia giudiziaria che ha “sbarrato” porte e finestre di centinaia di presidi della legalità (Tribunali ordinari, Sezioni distaccate, Procure della Repubblica) sparsi per l’Italia con la sola eccezione, ma solo fino al 2018, di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. L’Ufficio centrale per il referendum presieduto dal giudice Severo Chieffi ha dichiarato “conformi alla legge” tre diversi quesiti referendari formulati dalle regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia e dai comitati con l’obiettivo di superare anche lo scoglio della Corte Costituzionale che ha bocciato il primo tentativo. “Il via libera della Cassazione riaccende la speranza di cancellare una legge a dir poco discutibile”, commenta Fabiana Contestabile, presidente del comitato pro-referendum sulla geografia giudiziaria, “e di non vedere deluse le aspettative dei territori privati dei loro presidi di legalità. Ora guardiamo con fiducia alla Corte Costituzionale chiamata a dire l’ultima parola sulla nostra sacrosanta richiesta di far pronunciare, come prevede la Costituzione Italiana, il popolo sovrano”.

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