“Finalmente, a distanza di oltre 7 anni dal fantomatico protocollo Scajola, che non ha mai avuto seguito applicativo, è stato sottoscritto tra Regione Basilicata, Regione Puglia e Mise, con l’ausilio tecnico di Invi Italia, alla presenza delle parti sociali di Basilicata e Puglia, l’accordo di Programma per la riqualificazione economica del distretto murgiano del mobile imbottito e per il suo rilancio occupazionale”. E’ quanto fanno sapere in una nota congiunta Alessandro Genovesi, segretario generale Cgil Basilicata e Angelo Vaccaro, coordinatore regionale Fillea Cgil Basilicata.
“Giudichiamo positivamente la sottoscrizione dell’Accordo di Programma e teniamo a sottolineare che questo risultato rappresenta non un punto di arrivo ma di ripartenza. Per quanto ci riguarda – sottolineano Genovesi e Vaccaro – la tempistica decisa dall’accordo in ordine alla definizione del programma attuativo e delle diverse fasi realizzative delle misure ed interventi previsti dall’accordo, devono avere una valenza cogente, in quanto consideriamo la variabile tempo fondamentale ai fini del buon esito del rapporto”.
“Riteniamo necessario e fondamentale che vengano messe in atto, rapidamente, tutte le misure ed interventi, in special modo in riferimento a quelle di innovazione di processo e di prodotto, al fine di riposizionare sul mercato il distretto nel suo insieme. L’accordo sottoscritto, del quale sono state protagoniste determinanti le strutture territoriali di Matera della Fillea, della Cgil ed unitarie, è strutturato in tre assi fondamentali: riqualificazione economica della filiera produttiva, per garantire la sua competitività sul mercato, attraverso la definizione di una marchio di distretto, la sua internazionalizzazione, lo sviluppo di economie di scala (attraverso l’attivazione di reti di imprese), l’attivazione di una scuola di design, tutte misure in grado di ricollocare il polo del salotto murgiano all’interno dello scacchiere nazionale ed internazionale delle produzioni di qualità; incentivazione e promozione di nuovi investimenti in settori direttamente o indirettamente collegati alla filiera produttiva del salotto, per creare nuova occupazione e nuove opportunità produttive, a partire da una necessaria diversificazione delle produzioni; costruzione, assieme a Regione Basilicata, Regione Puglia, Mise e Ministero del Lavoro un piano unitario ed integrato per la ricollocazione di tutti i lavoratori espulsi attraverso percorsi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, fondato su una gestione positiva degli ammortizzatori sociali (che devono trovare una rispondenza a livello di Ministero del Lavoro).
Si è giunti finalmente alla definizione dell’accordo di programma – concludono Genovesi e Vaccaro – grazie alla testarda determinazione della Fillea e della Cgil che, con iniziative sindacali unitarie, di concerto con le rappresentanze imprenditoriali, hanno dato un rinnovato impulso affinché, nell’estate scorsa, si potesse insediare un gruppo di lavoro tra Regioni (Basilicata e Puglia) e ministero dello Sviluppo Economico, per la definizione dell’accordo di programma. Oggi non bisogna abbassare la guardia e abbiamo tutti il dovere di vigilare affinché tempi e modi di applicazione siano rispettati in modo da procedere in tempi rapidi ad un riavvio delle produzioni sulla base della corretta valutazione delle rinnovate esigenze di mercato”.
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