Documento finanziario, interviene senatore Petrocelli (M5S)

Il portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle, Vito Petrocelli, evidenzia che il Documento economico finanziario esprime “la volontà di questa classe politica di frenare lo sviluppo economico delle famiglie, delle aziende agricole e delle piccole medie imprese che rappresentano, invece, il vero tessuto di crescita della nazione e delle regioni italiane” e quindi ottiene “la bocciatura del Movimento 5 Stelle per evidente e voluta contrarietà agli interessi dei cittadini e dell’economia del territorio”.
Petrocelli evidenzia anche che il Def approvato dal governo Letta "riporta al fallimentare 'Modello Basilicata'": “Una Regione la cui casta politica non disdegna privilegi e ruberie e dove, già da anni, è evidente la funzione di laboratorio nazionale svolto dal Modello Basilicata, tra appalti e incarichi ben distribuiti tra Pd e Pdl, opposizione mediatica e non reale, e un modello di economia regionale che da decenni privilegia l’oligarchia finanziaria e di grande imprenditoria a danno del suo sistema locale di piccole e medie imprese e aziende agricole. Strozzate, ma anche beffate, è il caso di dire, dai costi energetici elevati, visto che la Basilicata, in cambio di disoccupazione, emigrazione e inquinamento, produce il 6 per cento del fabbisogno energetico nazionale”.
Per il M5S la Basilicata “con il sistema delle piccole e medie imprese devastato, il turismo in calo, l’agricoltura ai minimi termini e in mano alle coop del Nord Italia, con il magro titolo di regione più povera d’Italia, secondo l’Istat, e con 2,8 abitanti ogni 1000 persone (circa 1800 lucani in toto) che abbandonano annualmente la Basilicata (secondo Osservasalute). Un dato, quest’ultimo, che da solo sconfessa il “Modello Basilicata”, ma anche i Documenti economici e finanziari che si perdono nell’affarismo nazionale e – conclude – ripropongono modelli fallimentari”.

bas 08

    Condividi l'articolo su: