“Il Congresso nazionale del Partito Socialista Italiano di Venezia, che è terminato il 1° dicembre scorso ha chiuso un ciclo di errori e mortificazioni subite.” Lo dice in una nota Antonio Giansanti, Componente della Commissione Nazionale di Garanzia del Psi.
“L'Italia – continua Giansanti – deve uscire dalla più incomprensibile anomalia politica: l'assenza di un grande partito socialista da ormai un ventenni che ha prodotto un danno per la democrazia, per la partecipazione e per lo sviluppo sociale ed economico di qui l’esigenza di un impegno mirato per un nuovo processo politico. E' doveroso da parte nostra per poter guardare al futuro con più ottimismo e vivere un presente con più eguaglianza sociale. Una eguaglianza fondata sulla piena applicazione dei diritti costituzionali, come il diritto al lavoro, il miglioramento e potenziamento del welfare come avviene in molti paesi scandinavi e la salvaguardia del diritto all'istruzione pubblica, alla sicurezza, alla salute e alla qualità della vita. Il quadro politico – continua – oggi ci evidenzia soltanto partiti personali, contenitori senza una ideologia precisa. Il nostro obiettivo – aggiunge – deve essere pertanto, quello di conquistare un nuovo spazio politico e di convincere il Pd, gli ambientalisti e gli indipendenti ad avere in Europa quale interlocutore naturale il Partito Socialista Europero (PSE). Questa mia sollecitazione – conclude – vuole essere un contributo a far ritornare i partiti, la partecipazione e l'entusiasmo per la politica”.
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