Si terrà domani, nell’auditorium del San Carlo di Potenza, una giornata di studi dedicata al progetto di “medicina narrativa”, che l’azienda ospedaliera regionale metterà in campo “per umanizzare le cure, rinnovare l’alleanza terapeutica fra operatore sanitario e paziente e per riscoprire la forza dell’empatia nel colloquio clinico”.
E’ quanto scritto in una nota dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, in cui è spiegato che “la medicina narrativa garantirà migliori percorsi di diagnosi, assistenza e cura”. L'intento dell'iniziativa è quello di “contrastare quella cultura di sfiducia del cittadino verso il sistema sanitario ed i suoi operatori, particolarmente diffusa al Sud, che spesso sfocia in un fenomeno deleterio come quello della medicina difensiva, i cui costi per lo Stato sono calcolati da recenti stime, tra i 10 e i 14 miliardi di euro, una cifra dalle dimensioni paragonabili a quelle di una manovra finanziaria”. “Ulteriori stimoli e spunti di approfondimento – è scritto nel comunicato – saranno apportati nel corso dell’incontro da enti di primo piano a livello nazionale, quali l’Istituto di ricerche Mario Negri e l’Istituto superiore di sanità (Iss), da tempo impegnato nello sviluppo di progetti di medicina narrativa, tra cui la Campagna Viverla Tutta”.
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