Per il consigliere regionale Sel che invita il ministro Kyenge a visitare i veri e propri ghetti sparsi tra Puglia e Basilicata “bisogna prepararsi a fronteggiare le solite situazioni di emergenza per l’accoglienza ed i servizi”
“In attesa dell’arrivo nel Lavellese, Vulture-Alto Bradano, di circa 5.000 immigrati (la stima è della Flai-Cgil) per la raccolta pomodoro, i dati del terzo rapporto 'Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia', a cura della Direzione Generale dell'Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, confermano che agli immigrati va il triste ‘primato’ della scarsa retribuzione visto che percentualmente sono pagati meno degli italiani: la busta paga media evidenziata dal rapporto conta 336 euro in meno (968 euro degli stranieri contro i 1.304 dei lavoratori italiani)”. E’ quanto sostiene il capogruppo Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, il quale riferisce, anche, che “secondo il Rapporto i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Basilicata, al 1 gennaio 2012, sono 7.631, di cui in maggioranza albanesi (1.665) e marocchini (1.483), con una crescita costante di cinesi (899) e ucraini (844)”. <br /><br />“La crescita della domanda di lavoro – evidenzia – sembra condizionata e circoscritta a mansioni sempre più ‘povere’ e, comunque, concentrata su poche professioni (nel 2012 le assistenti domiciliari e le collaboratrici domestiche rappresentano più della metà delle occupate straniere). Nel 2012 risultavano ‘sovraistruiti’ il 41 per cento dei lavoratori stranieri (nel 2008 erano il 39 per cento) e la quota di sottoccupati sale al 10,7 per cento, 6 punti percentuali in piu' rispetto a quella degli occupati italiani”.<br /><br />“In agricoltura ci troviamo già in questi giorni – sottolinea Romaniello – a fronteggiare le solite situazioni di emergenza per l’accoglienza e i servizi, resi possibili e, quindi, in grado di ridurre in qualche maniera disagi e sacrifici, grazie al volontariato, a tanti giovani del Lavellese – Alto Bradano e a qualche sporadica e lodevole iniziativa di Comuni, oltre a quella significativa e che si ripete da anni da parte della Provincia di Potenza. I primi arrivi di immigrati nel Lavellese impongono a tutti di dare risposte immediate senza attendere che l’emergenza sociale diventi ingestibile e senza nascondersi dietro l’alibi dell’assenza di fondi”.<br /><br />“E come al solito – conclude – bisogna tenere alta l’attenzione sui fenomeni del caporalato e della criminalità. Condivido l’appello della Flai-Cgil ad intensificare l’attività dell’'Ispettorato del lavoro per combattere questa illegalità diffusa e l’invito al ministro Kyenge a visitare i veri e propri ghetti sparsi tra Puglia e Basilicata”.<br />