In che modo la Basilicata può intercettare le opportunità di Expo 2015. “Il tema – rende noto Confindustria Basilicata – è stato trattato nell’incontro, svoltosi lo scorso 28 febbraio, che ha visto la presenza di imprenditori, rappresentanti della Regione Basilicata, di Unioncamere Basilicata e del sistema della ricerca (Università degli Studi di Basilicata, Cnr – Imaa di Tito, Enea – Centro Trisaia di Rotondella).
Trenta milioni di visitatori sono attesi durante i 6 mesi di esposizione. 20 miliardi di euro di investimento. 200mila lavoratori occupati, tra diretti e indotto. Sono questi i numeri di Expo 2015, straordinaria vetrina mondiale non solo per Milano, ma per l’intero Paese. Sono al lavoro una serie di comitati tecnici, sia nazionali che internazionali.”
“Abbiamo condiviso – ha detto Pasquale Lorusso, vice presidente con delega all’internazionalizzazione di Confindustria Basilicata – la necessità di agire in modo sinergico secondo la corretta logica di filiera, che ci consenta di agganciarci in maniera mirata rispetto agli aspetti che declinano il panel tematico in cui si articolerà l’evento. Offriremo accoglienza turistica, ma avremo anche la possibilità di illustrare a paesi stranieri le nostre tecniche innovative in campo agroindustriale, che potrebbero, a loro volta, essere esportate laddove esistono nuovi e ampi spazi di mercato. L’obiettivo condiviso è quello di strutturare, con il giusto anticipo temporale, programmi di accoglienza, capaci di connettere gli eventi di Expo 2015 con la visita delle nostre bellezze naturali ed artistiche. I Sassi, la costa jonica, la gastronomia lucana, i centri di ricerca: un mix di prodotti, gusto e ingegno, che insieme rendono la Basilicata una terra speciale. È un impegno straordinario dove ciascuno di noi è chiamato ad offrire responsabilità e disponibilità”.
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