Decreto idrocarburi, Autilio: per ora solo un primo passo

Per il consigliere regionale dell’Idv alla Basilicata deve essere riconosciuta una compensazione in royalties, collegata con la quantità del greggio estratto, adeguata quantomeno alla media internazionale

&ldquo;E&rsquo; ancora presto per dire se la firma avvenuta oggi del decreto dei Ministri dello Sviluppo Economico e dell&rsquo;Economia che istituisce il Fondo per il finanziamento di progetti locali mirati allo sviluppo delle infrastrutture e dell&rsquo;occupazione (previsto dall&rsquo;articolo 16 del DL 1/2012) nei territori interessati da attivit&agrave; di ricerca e coltivazione di idrocarburi segna una svolta nella &lsquo;storia&rsquo; del petrolio lucano. Per ora ci limitiamo a considerarlo un primo passo e siamo in attesa della quantificazione della percentuale che nel decreto oscilla tra il 30% al 15% delle entrate fiscali. La determinazione della percentuale, naturalmente, avr&agrave; una sua influenza nel giudizio complessivo&rdquo;. E&rsquo; il commento del consigliere regionale Antonio Autilio, il quale aggiunge che &ldquo;la strategia messa in campo negli ultimi anni dalla Regione non deve modificarsi in nulla per affrontare a 360 gradi la questione relativa alla gestione degli idrocarburi, dell&rsquo;impatto sul territorio e la salute dei cittadini, l&rsquo;economia, l&rsquo;occupazione, il modello di sviluppo eco-compatibile al quale guardiamo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La mia proposta di un disegno di legge del Governo nazionale per modificare l&rsquo;attuale normativa che determina l&rsquo;ammontare delle royalties del petrolio pertanto &ndash; dice Autilio &ndash; conserva la sua attualit&agrave; in modo da aggiungere le risorse del Fondo alle royalties e non certamente per un&rsquo;operazione di &lsquo;compensazione matematica&rsquo;. La Basilicata ha infatti bisogno di nuove risorse finanziarie per i programmi di sviluppo eco-sostenibile, per rinnovare il contributo responsabile all&rsquo;approvvigionamento energetico del Paese, per attuale politiche di coesione sociale indispensabili ad arginare il crescente stato di disagio sociale, segnato dall&rsquo;indice pi&ugrave; alto in Italia di famiglie che vivono sulla soglia di povert&agrave;, la fuga dei cervelli e lo spopolamento dei centri minori e di montagna&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Oggi pi&ugrave; che mai, proprio in considerazione del diniego a nuove ricerche, perforazioni ed estrazioni che proviene da altre Regioni &ndash; aggiunge Autilio-, alla Basilicata (e conseguentemente alle aree interessate dalla estrazione petrolifera) che subisce da tempo tale attivit&agrave;, oltre a garantire interventi strutturali per la tutela della salute e ambientale (che costituisce una precondizione non trattabile), deve essere riconosciuta una compensazione in royalties, collegata con la quantit&agrave; del greggio estratto, adeguata quantomeno alla media internazionale, anche in previsione del futuro regime di federalismo fiscale che potr&agrave; essere attuato al meglio solo con il riconoscimento di tali maggiore entrate collegate con le risorse del proprio territorio. E&rsquo; questo il modo concreto &ndash; conclude Autilio &ndash; per trasformare in azioni concrete i buoni propositi del decreto firmato oggi e presentati dai due ministri come pi&ugrave; ricadute economico-occupazionali per i territori interessati dalle attivit&agrave; estrattive e maggiore consenso delle popolazioni e degli enti locali verso progetti di sviluppo nel settore minerario ed energetico&rdquo;.&nbsp;

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