“Senza ricorrere al diritto di primogenitura ma già prima delle elezioni politiche abbiamo sostenuto questa tesi, vale a dire, che chi ha ottenuto il maggiore consenso dei cittadini, misurato democraticamente con le preferenze, per fortuna in vigore con le regionali 2010, deve essere messo alla prova di governo e di responsabilità”. Lo sostiene il segretario regionale della Dc-Libertas, Giuseppe Potenza.
“Rincorrere Grillo sul terreno del giovanilismo potrebbe produrre un nuovo passo falso dopo la stagione degli assessori tecnici che non ha dato i risultati sperati (tanto meno in termini di risparmio della spesa pubblica). Guai se il Governatore per procedere alla ricomposizione della giunta – afferma il segretario della DC – facesse ricorso a una sorta di autocandidature inviate via web o comunque alla lettura sempre in rete di curricula professionali. E’ il momento di raccogliere l’indicazione che è venuta anche dal voto dei lucani senza per questo stravolgere le regole della democrazia che – dice Potenza – hanno ancora nei partiti, fino a prova contraria, un’espressione di libera partecipazione dei cittadini. La giunta di esterni di “belle promesse ed aspettative” sarebbe invece un duro colpo a qualsiasi tentativo di rifondare i partiti e di adeguarne l’iniziativa per rispondere in maniera più efficace alle domande della gente”.
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