“Negli anni scorsi, quando iniziò a maturare la proposta di candidare Matera a capitale della cultura 2019, in pochi riflettevamo sui contenuti e sulla strategia da adottare per centrare un obiettivo ambizioso ma difficile. La preparazione della candidatura, l’articolazione del progetto e l’individuazione delle possibili alleanze hanno reso evidente la necessità di allargare lo sguardo oltre la Città di Matera che rappresenta il pilastro dell’evento”.
Lo afferma, in una nota, Pietro Simonetti (Cseres), secondo il quale “si tratta di coinvolgere tutta la regione e la stessa Murgia, sia per le obiettive esigenze infrastrutturali sia per la ottimizzazione dei giacimenti culturali altrimenti escluse. Questa non è una proposta senza passato e presente. Marsiglia e la Provenza 2013 – afferma Simonetti – è uno degli esempi più importanti. Il ricco ed esteso programma di attività economiche, culturali, turistiche e di sviluppo di tutto il territorio esprimono concretamente una visione larga e aggressiva della manifestazione. Tocca agli organismi deputati riflettere, per innovare in corso d’opera, su come e quando intervenire per rettificare una rotta che altrimenti non coinvolgerebbe tutto il necessario consenso e la stessa partecipazione di un vasto territorio. In questo contesto si colloca anche il tema dei finanziamenti, delle opere infrastrutturali e dei servizi anche nell’ambito della programmazione dei fondi Europei 2020. Il coinvolgimento della Murgia – conclude Simonetti – porterebbe sostegni anche dalla Puglia”.
bas 07