“Lo strumento contrattuale rappresenta una condizione imprescindibile per l’impegno industriale della Fiat in Italia e di conseguenza per il futuro di Melfi”. Lo scrive Rocco Palombella, segretario generale della Uilm sul nuovo numero di “Fabbrica società”, giornale sindacale on line dei metalmeccanici. “Sergio Marchionne in persona – continua il leader della Uilm – ha ribadito che l’azienda darà inizio immediatamente al piano di investimenti necessario ad assicurare il futuro produttivo ed occupazionale degli stabilimenti Fiat. Un’ enunciazione che poggia sull’importanza condivisa che le parti hanno riposto sulla scelta contrattuale, come strumento determinante per il rilancio qualitativo e produttivo delle fabbriche automobilistiche in Italia. Soprattutto grazie all’applicazione delle regole innovative dell’intesa – aggiunge Palombella – è stato possibile portare siti come quelli di Pomigliano d’Arco, Grugliasco, Melfi e Sevel ad un livello di eccellenza nel panorama automobilistico internazionale. Chi finora l’ha sempre rifiutato ed osteggiato è la Fiom –continua il leader dei metalmeccanici della Uil- ma ormai questa organizzazione non può continuare a tirare la corda esercitando sulla scena sindacale italiana un ruolo politico, anziché di tutela degli interessi dei lavoratori. A questo punto – ribadisce il segretario UILM – la nostra posizione è netta: non serve una legge sulla rappresentanza sindacale, c'è l'esempio dell'accordo Cgil-Cisl-Uil sulla rappresentanza sindacale e sulle regole democratiche, che non si applica in Fiat, perché non aderisce a questo contratto. Ecco, crediamo che sulla falsariga di quel contratto, si può trovare una intesa con Fiat senza ingerenza parlamentare su questioni sindacali. Il Parlamento peraltro non è in grado di fare una nuova legge elettorale e noi pretendiamo che ci sia un organismo in grado di regolare la democrazia tra le organizzazioni sindacali? Noi siamo per un accordo interconfederale. Anche Sergio Marchionne si convincerà che è la scelta migliore”.
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