Lo stand della Basilicata del vino al Vinitaly 2013 ha fatto il pieno di visitatori, registrando un’affluenza record da parte di operatori e pubblico di enoappassionati. Soddisfatti i 31 imprenditori che hanno aderito alla missione organizzata da Regione e Unioncamere Basilicata e coordinata dalla Forim, azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza, che nel report a consuntivo evidenziano l’assoluta necessità di continuare ad esserci, nelle grandi kermesse enologiche, per sondare nuovi mercati e consolidare relazioni su quelli tradizionali. Tra le richieste avanzate, quella di uno spazio in Fiera che sia ancora più ampio, con un posizionamento strategico che permetta di avere maggiore visibilità al vino lucano.
«Compatibilmente con le risorse a disposizione, cercheremo di accontentare i nostri operatori, che al Vinitaly trovano il terreno migliore per accrescere relazioni e business – dichiara il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte, presente negli ultimi giorni della kermesse veronese -. L’attività di internazionalizzazione del sistema camerale lucano, del resto, cerca di muoversi proprio nelle direzioni indicate dagli imprenditori, che lavorando quotidianamente sul campo hanno l’esatta percezione di quali strumenti possano supportare i loro sforzi di tipo organizzativo».
Tra le novità del Vinitaly 2013, da segnalare l’attenzione che i buyer bulgari e ungheresi hanno dedicato all’Aglianico del Vulture, il principe dei “rossi” lucani. Un’apertura che potrebbe portare presto delle novità. Secondo Ismea, del resto, le maggiori potenzialità per le aziende italiane si riscontrano prorpio nei nuovi mercati dell'Europa dell'Est, comunitari e non, che negli ultimi cinque anni hanno incrementato notevolmente la propria domanda, con percentuali di crescita che vanno dal più 38% della Repubblica Ceca (il mercato al momento più importante dell'area, quattordicesimo nel ranking mondiale degli importatori di vino nel 2012) al +255% dell'Ungheria.
BAS 05