Rosa (Gm) su vicenda Fenice

Per il consigliere regionale: “emerge nuovamente l’inerzia della Regione Basilicata che raggiunge oramai livelli da patologia medica”

&ldquo;Le vicende che riguardano &lsquo;Fenice&rsquo; non smettono mai di stupire&rdquo;. E&rsquo; il commento del consigliere regionale Gianni Rosa che aggiunge: &ldquo;dalla determina n. 147 del 13 febbraio 2013 stilata dal dipartimento Ambiente della Regione Basilicata emerge nuovamente l&rsquo;inerzia della Regione Basilicata che raggiunge oramai livelli da &lsquo;patologia medica&rsquo;. Dal documento si apprende che: la societ&agrave; Fenice Spa avrebbe dovuto corrispondere alla Regione Basilicata 361.519,829 euro per due anni quale &lsquo;contributo spese per la realizzazione e la gestione del Piano di Monitoraggio del Melfese&rsquo;; la societ&agrave; Fenice &lsquo;ritiene di aver provveduto, nell&rsquo;inerzia dell&rsquo;Ente Regione, alla realizzazione di livelli di monitoraggio interessati, e che pertanto non intende versare l&rsquo;importo richiesto&rsquo;; la Regione Basilicata costituisce un gruppo di lavoro che &lsquo;sulla base dell&rsquo;analisi documentale riformuli le proprie valutazioni in merito&rsquo;. Una situazione &ndash; sottolinea Rosa – che tocca i livelli del surreale, poich&eacute; la politica nella ipertrofia burocratica invece di &lsquo;sanare&rsquo; la &lsquo;disperata&rsquo; situazione esistente al dipartimento Ambiente ha avuto la &lsquo;brillante idea&rsquo; di istituire l&rsquo;ennesimo gruppo di lavoro che elabori l&rsquo;ennesima relazione per valutare se Fenice dice il vero&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Solo in Regione Basilicata &ndash; afferma Rosa – succede tutto ci&ograve;, e dopo il voto mancato all&rsquo;ultimo Consiglio regionale proprio sulle responsabilit&agrave; del &lsquo;disastro Fenice&rsquo; si scopre ancora che la Regione pur in presenza di &lsquo;certe&rsquo; risorse finanziarie e &lsquo;sicuri&rsquo; doveri istituzionali &egrave; inadempiente e se ne frega. Insomma, se non fosse per la delicata questione di salvaguardia dell&rsquo;ambiente e della salute dei cittadini, sarebbe da definire comico questo &lsquo;serpente burocratico&rsquo; che si mangia la propria coda. Prima &egrave; inadempiente ai suoi precisi compiti di monitoraggio, poi ben pensa di costituire commissioni su commissioni, gruppi di lavoro su gruppi di lavoro, anche su una vicenda drammatica come i delicati accadimenti sull&rsquo;inceneritore del Vulture. Tutto ci&ograve; conferma &ndash; conclude Rosa – che quanto detto da noi in Consiglio regionale &egrave; giusto, vada a casa presidente De Filippo assieme a tutto il suo &lsquo;Sistema Basilicata&rsquo;&rdquo;.<br /><br />&nbsp;

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