Carbone (Cia) su campagna olearia

La campagna olearia 2012-2013 in Basilicata si chiude con un decremento marcato di produzione pari a meno 23%, una riduzione pari a poco meno del doppio di quella nazionale che in media è a quota meno 12%. E’ quanto rileva la Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata che ha rielaborato, su base regionale, i dati Ismea, in occasione dell’incontro del Gruppo di interesse economico olivicolo dell’Italia meridionale, svoltosi a Corigliano Calabro .
I produttori olivicoli della Cia – riferisce Paolo Carbone, responsabile dell’ Ufficio economico Cia – continuano a manifestare le forti preoccupazioni per una crisi economica particolarmente difficile e duratura. Si pensi che nel giro di tre anni si è ridotta la superficie oliveta e persino il numero di frantoi in attività, oggi poco più di un centinaio su 143 di tre anni fa. Servono politiche incisive che temperino i problemi immediati e prefigurino scelte strategiche per il rilancio del settore. In questi giorni il negoziato per la riforma della Pac è entrato nella fase decisiva. Una Pac che vede ridursi il budget destinato all’agricoltura di circa il 12 per cento rispetto alla attuale fase di programmazione. E’ necessario che la riforma privilegi i veri agricoltori con misure che possano sostenere il loro reddito e favorire l’innovazione ed il ricambio generazionale. Auspichiamo – conclude Carbone – la rapida realizzazione del nuovo 'Piano d'azione strategico' europeo accompagnato da norme nazionali che siano migliorative per l'olivicoltura e per il mercato dell'olio. L'applicazione del piano comportera' la modifica dei regolamenti comunitari che consentiranno una migliore tutela del prodotto europeo sul mercato.

BAS09

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